#Regione. Musumeci chiede a Crocetta di nominare il Garante per l’infanzia

Nello Musumeci

Istituita con una legge del 2012 l'Autorità garante per l'infanzia e per l'adolescenza, deve assicurare il rispetto e l'attuazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio regionale, ma dopo due anni e mezzo si attende la nomina del presidente. E così i deputati all'Assemblea regionale siciliana della Lista Musumeci hanno presentato un'interrogazione parlamentare per sollecitare il ad istituire l'Autorità con urgenza.

“Dalla sua istituzione con la legge regionale del 10 agosto 2012 l'Autorità garante per l'infanzia non è stata mai nominata e attualmente la carica risulta vacante. Eppure diverse sono le funzioni importanti che le sono attribuite e che in una società moderna costituiscono un termometro del livello di civiltà” – spiegano con una nota congiunta i parlamentari Gino Ioppolo, primo firmatario dell'interrogazione parlamentare, Nello Musumeci e Santi Formica.

L'Autorità garante per l'infanzia deve vigilare sull'applicazione nel territorio regionale della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989 e delle altre convenzioni internazionali e  sull'applicazione delle leggi statali e regionali in materia.

Ha compiti di verifica e vigilanza sui minori scomparsi o disagiati, sull'evasione scolastica e il lavoro minorile. Dovrebbe vigilare sui fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione dei bambini e degli adolescenti.

L'Autorità garante per l'infanzia dovrebbe fornire studi e consulenze a tutti gli enti  e organi che si occupano di minori sul territorio regionale e formulare pareri e proposte in ordine alla normativa esistente.

Insomma, l'Autorità dovrebbe intervenire per la tutela a 360 gradi dei minori. Ma dopo oltre due anni ancora la Giunta Regionale non ha proceduto alla nomina dell‘Autorità garante per l'infanzia che “non comporta alcun costo aggiuntivo per il bilancio regionale –  i deputati della Lista Musumeci, continuano con una nota – la perdurante assenza di questa figura appare dunque un grave ed oggettivo sintomo di sciatteria amministrativa, oltre che di incomprensibile indifferenza nei confronti dei tanti drammi che colpiscono le famiglie e i minori in un momento di così grave crisi economica e sociale”.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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