Primo mese dell’ordinanza anti TIR ma il bilancio è negativo
A un mese dalla seconda ordinanza anti TIR è il momento di tirare le prime somme. E il conto è in rosso. Un rosso implacabile, che non concede giustificazioni.
Troppi i mezzi pesanti che ancora girano per la città, a dispetto dell'entusiasmo dimostrato dal sindaco Accorinti quando fece un brusco dietrofront a 48 ore dalla prima ordinanza, togliendo il controllo sulle possibili deroghe al Comando dei Vigili Urbani e affidandolo agli armatori che gestiscono il porto di Tremestieri (Caronte&Tourist, Bluferries e Meridiano Lines).
Una decisione che il comandante Calogero Ferlisi non mandò giù, lasciando la riunione sbattendo la porta e rassegnando le proprie dimissioni, revocate proprio negli ultimi giorni.
Un gesto eclatante quello di Ferlisi, al quale i fatti hanno però dato ampiamente ragione: ben poco è cambiato nelle ultime settimane e la città è ancora schiava del passaggio dei mezzi pesanti.
L'area di attesa del porto a sud è sempre vuota e apparentemente nulla giustifica la presenza dei TIR nelle vie del centro, visto che la deroga all'uso obbligatorio dell'approdo di Tremestieri è consentita solo se l'attesa supera i 60 minuti. Ma quello che in pochi ricordano è che l'ordinanza non vieta alla Cartour l'uso del molo Norimberga, riservato ai mezzi da e per Salerno, ed è per questo che si vedono i TIR scendere senza problemi il viale Boccetta e le altre arterie che portano al porto storico nelle fasce orarie previste.
In teoria, le pattuglie che controllano gli ingressi in città dall'autostrada dovrebbero capire con un'occhiata se i camion sono diretti a Salerno o a Villa San Giovanni e regolarsi di conseguenza. Una follia senza appello. Se a questo si aggiunge che il sindaco di Villa San Giovanni ha messo sul piatto solo vaghe promesse di collaborazione ma nulla di concreto (da questo dipendono gli sbarchi alla Rada San Francesco) il quadro è completo.
“La verità è che hanno usato l'ordinanza per gettare fumo negli occhi dei messinesi -commenta Saro Visicaro, del Comitato La Nostra Città, da sempre in prima linea contro il passaggio dei bisonti della strada. Proprio in quei giorni si stava riassegnando la concessione della Rada San Francesco e questo provvedimento è servito a far passare la cosa sotto silenzio”.
Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale UDC Libero Gioveni, che fa pelo e contropelo all'amministrazione Accorinti.
“Alla luce della continua presenza dei mezzi pesanti in parecchie ore del giorno e soprattutto della notte in molte arterie principali come il viale Boccetta, la S.S. 114, il viale Europa e la via La farina -dichiara- ho richiesto la convocazione urgente in Commissione Viabilità dell'assessore al ramo Gaetano Cacciola e del dirigente Mario Pizzino per fare il punto della situazione e chiedere soprattutto di riaffidare la gestione delle deroghe all'ordinanza nuovamente alla Polizia Municipale”.
Memore della promessa di Accorinti di vigilare sul rispetto da parte degli armatori delle indicazioni stabilite nell'ordinanza, Gioveni sottolinea come i fatti stiano dimostrando che l'ordinanza è inadeguata e debba essere rivista.
“Non c'è discontinuità con il passato sull'affidamento del potere di concessione delle deroghe -denuncia ancora l'esponente UDC- e la convocazione in Commissione Viabilità deve servire anche a fare definitivamente chiarezza sui dati, spesso discordanti, delle corse giornaliere delle navi da parte di Polizia Municipale e Capitaneria di Porto, che chiaramente influiscono anche sulla gestione delle stesse deroghe all'ordinanza”.
L'unico dato positivo è quello che le corse a Tremestieri sono passate da 12 a più di 30 salvaguardando così oltre un centinaio di posti di lavoro, ma oltre questo c'è ben poco. L'amministrazione ancora non risponde alle richieste di assumere per 24 mesi i 32 vigili urbani vincitori di concorso, nonostante la delibera di indirizzo votata l'1 ottobre scorso dal Consiglio Comunale, che ha suggerito di pagarli con i fondi Ecopass e con i proventi delle multe.
“Lo abbiamo detto da subito che senza l'apertura almeno del secondo approdo di Tremestieri, al cui ripristino si sta ancora lavorando, l'ordinanza sarebbe stata inutile -commenta Michele Barresi, delegato regionale di Orsa Trasporti. La città sarà liberata dai TIR definitivamente solo quando il porto a sud sarà completato, quindi non prima dei prossimi 4 anni. Farsi illusioni in questo senso è inutile. Servono comunque maggiori controlli ed è da anni che chiediamo maggiori poteri per gli ausiliari del traffico, creando ovviamente le condizioni giuridiche perché possano realmente dare una mano alla Polizia Municipale. L'amministrazione Accorinti dice che non ci sono i fondi, ma è un servizio che si ripagherebbe da solo in pochi mesi con gli introiti delle contravvenzioni e sarebbe un punto di partenza per mettere delle regole realmente efficaci”.