Movida e ordinanze di Palazzo Zanca, arrivano le proposte di Gruppo Messina in azione
MESSINA. Sulla questione della movida messinese e sulle restrizioni mirate a mantenere l’ordine pubblico interviene il Gruppo Messina in Azione. “Riteniamo opportuno – dichiarano i componenti del gruppo – commentare le recenti novità legate alla regolamentazione delle attività di intrattenimento e di somministrazione alcolica per quanto concerne il territorio della provincia di Messina, che derivano dalla discussione e dalle applicazioni a livello locale di quanto emerso dal vertice dell’11 giugno scorso del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ora si registra con soddisfazione che stia prevalendo lentamente un’interpretazione meno rigorosa nell’applicazione delle decisioni, come è evidente dalla decisione del Comune di Messina di sostituire una prima ordinanza molto restrittiva, con una che tenga maggiormente conto dell’interesse degli operatori di settore, seguendo la linea del Comune di Milazzo. Si ritiene, affinché non si proceda in ordine sparso, ma in maniera organica, che sia auspicabile un nuovo incontro sul tema che tenga preventivamente conto degli interessi delle associazioni di categoria dei principali centri turistici provinciali. Alla luce dei recenti sviluppi, riteniamo che la regolamentazione in materia di sicurezza debba operare nel bilanciamento degli interessi della comunità, riguardando da un lato l’ordine pubblico, dall’altro l’interesse dei commercianti a non essere lesi nello svolgimento delle loro attività. Considerata la crisi dell’interno comparto commerciale dovuta al lockdown, si ritiene necessario operare un potenziamento dei controlli territoriali, piuttosto che lavorare all’imposizione di divieti che potrebbero avere effetti negativi sia a breve che a lungo termine. In particolare occorre rilevare che l’invito ad anticipare la chiusura dei locali di intrattenimento e somministrazione di bevande alcoliche all’una e trenta o alle due, come indicato successivamente nelle intenzioni di Palazzo Znca e presente in altri Comuni, nel fine settimana non è auspicabile, in quanto questi limiti inciderebbero in maniera negativa nell’attività di questo tipo di locali la cui clientela, nelle zone turistiche, assume rilevanza numerica soprattutto in tarda serata. Pertanto si potrebbe considerare una maggiore libertà sul punto. Inoltre tale divieto non contribuirebbe a evitare possibili situazioni di criticità, in quanto la vita notturna si sposterebbe in aree pubbliche come spiagge, parchi o giardini, più isolate e dunque meno controllate. Sarebbe invece opportuno potenziare i controlli sul territorio. Si ritiene positiva la decisione a livello locale di posticipare il divieto di asporto delle bevande alcoliche rispetto all’invito da parte del vertice sulla Sicurezza di fissarlo alle 20. Se si considera che la maggior parte