#Messina. Rimodulazione dei mutui: la Giunta fa marcia indietro

I lavoratori della FP Cgil occupano il Comune dal 4 novembre
I lavoratori della FP Cgil presidiano il Comune dal 4 novembre

Come da copione ancora una volta l'Amministrazione Accorinti ha ritirato una , quella per la rimodulazione dei 39 mutui (e quindi dei debiti) con la Cassa Depositi e Prestiti.

Un errore marchiano la delibera ritirata, come ha rilevato buona parte del Consiglio comunale, Nina Lo del Gruppo Misto in testa, che garantirebbe sì due milioni di liquidità l'anno, ma che appesantirebbe il debito complessivo di oltre 16 milioni di euro.
Il vicesindaco Guido Signorino ha dichiarato che apporterà delle modifiche alla delibera, ma resta da vedere se comunque si riuscirà a esaminarla, visto che la possibilità di rivedere i mutui scade il 26 novembre, mercoledì prossimo.
Delusione da parte dei lavoratori del Servizi sociali e della FP Cgil di , che contavano proprio su questa delibera per recuperare le somme necessarie per garantire i servizi fino alla fine dell'anno.
La controproposta è che dalla TASI si trasferiscano ai servizi sociali un milione 400 mila euro e che il buco sia tappato con i fondi Ecopass. “C'è un passaggio che è bene chiarire -commenta il consigliere del Gruppo Misto Nina Lo Presti– se anche si fosse votata la delibera dell'amministrazione recuperando i 2 milioni di euro, non ci sarebbe stata alcuna certezza che questa somma sarebbe stata disponibile anche negli anni futuri”.
“Pur apprezzando la presentazione dell'ordine del giorno da parte dei consiglieri comunali con il quale si dovrebbe rimodulare la destinazione dei fondi degli introiti TASI integrando la voce “Servizi Sociali” per un importo di un milione 400 mila euro -commenta Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina– esprimiamo forti dubbi in merito alla sufficienza dei fondi per garantire l'espletamento delle gare per l'assistenza domiciliare agli anziani nelle zone centro e nord della città”.
All'Amministrazione comunale e all'Aula la FP CGil chiede di “verificare esattamente l'ammontare delle somme necessarie per evitare la sospensione dei servizi, perché il paradosso potrebbe essere quello di assicurare la proroga fino a dicembre e dall'1 gennaio chiudere alcuni servizi”.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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