Messina, “Il ponte per unire l’Italia”: il 6 giugno convegno della CISL

CISL ponte siciliansMESSINA. “Il . Infrastrutture e trasporti per unire l'Italia”. Questo il tema dell'evento organizzato dalla CISL e dalle federazioni di categoria degli edili FILCA e dei trasporti FIT sulla nave Elio della Caronte&Tourist ormeggiata nella rada San Francesco martedì 6 giugno alle 9, che sarà trasmesso in streaming su filcacisl.it e fitcisl.org.

“La scelta del luogo non è casuale -spiegano dalla CISL- perché il convegno vuol essere un momento di confronto partecipato e un punto di inizio di una discussione condivisa, per parlare di ponte sullo Stretto, per verificare lo stato dell'arte del progetto e le sue evoluzioni e per approfondire quello che comporterà per il futuro della Sicilia e dell'Italia interala realizzazione di una simile grande opera”.

I lavori saranno aperti da Enzo Pelle, segretario generale FILCA CISL. Poi i saluti dei segretari generali Sebastiano Cappuccio (CISL Sicilia) e Tonino Russo (CISL Calabria).
A seguire un primo panel di esperti sul tema “Area integrata dello stretto. Sistema Infrastrutturale del territorio e dello sviluppo socio-economico”, tenuto da Carlo Carminucci, direttore della Ricerca e Responsabile Osservatorio “Audimob” di ISFORT e Salvatore Crapanzano, presidente Commissione Mobilità e Infrastrutture Sostenibili dell'Ordine degli Ingegneri di Milano.
L'evento ospiterà inoltre una tavola rotonda moderata da Giuseppe Malara, giornalista del TG2, che vedrà la partecipazione del vicepresidente del dei Ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dei presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria Renato Schifani e Roberto Occhiuto, dell'amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris e del segretario generale della FIT CISL Salvatore Pellecchia. Concluderà i lavori Luigi Sbarra, segretario generale nazionale CISL.

“L'attuale mancanza di un sistema di collegamento stabile tra la Sicilia e il resto dell'Italia -si legge nella nota della CISL- incide in maniera negativa e ha contribuito, negli anni, ad accumulare ritardi e deficit infrastrutturali difficilmente sanabili senza un intervento incisivo e innovatore. Il progetto del ponte sullo Stretto, oltre ad eliminare il gap con il resto della penisola, una volta messo in rete con i porti, il sistema ferroviario e i sistemi stradali e autostradali può rappresentare un volano per la crescita e lo sviluppo dell'intero sistema di trasporti e infrastrutture del Mezzogiorno, promuovendo l'intermodalità (trasporto su gomma, ferro, acqua) come soluzione ideale per rispondere agli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall'Agenda europea. Per far ciò è necessario che l'opera non sia una cattedrale nel deserto ma, congiuntamente agli interventi programmati dal PNRR sulle reti di trasporto, rientri in una strategia più ampia di rilancio del Sistema-Paese, per colmare lo storico divario tra Nord e Sud e offrire opportunità di mobilità e dotazioni infrastrutturali equivalenti a quelle previste in altre zone dell'Italia”.