Messina, “I soliti ignoti” con Troiano e Zeno inaugura la stagione di prosa del Teatro Vittorio Emanuele
MESSINA. Al via venerdì 21 gennaio alle 21 la stagione di prosa del Teatro vittorio emanuele. A inaugurarla lo spettacolo “I soliti ignoti” tratto dal famosissimo film di Mario Monicelli e diretto da Vinicio Marchioni. Protagonisti Fabio Troiano e Giuseppe Zeno. In scena con loro Paolo Giovannucci, Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi e Marilena Anniballi. La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell'Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L'adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell'epoca lontana. “Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti, per me, è uno di questi -spiega Marchioni. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l'idea di curare l'adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d'Italia. Vorrei restituire sulla scena l'urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un'Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada”.