Messina commissariata per il Rendiconto 2022, il PD: “Non siamo sorpresi”
MESSINA. “La disinvoltura con la quale il sindaco liquida la vicenda dell'intervento sostitutivo della Regione in materia di approvazione del Rendiconto 2022 è davvero disarmante, tuttavia non desta in noi alcuna sorpresa”. Duro affondo dei due consiglieri del pd Felice Calabrò e Antonella Russo contro l'amministrazione Basile, commissariata dalla Regione in relazione alla mancata approvazione del Rendiconto 2022. “Del resto, è consuetudine del primo cittadino minimizzare ogni problematica che interessa direttamente la sua amministrazione -incalzano Calabrò e Russo. Tuttavia, l'intervento in esame è un vero e proprio commissariamento dell'esecutivo, e nel caso di specie lo è ancor di più, perché la detta azione sostitutiva rappresenta un commissariamento in primis dell'assessore al Bilancio, che altri non è se non il sindaco in persona.
La questione che ci occupa, che probabilmente tra qualche settimana troverà la sua naturale soluzione in aula, almeno questo è il nostro augurio, impone in ogni caso delle domande: come mai alla data odierna, malgrado siano trascorsi diversi mesi dalla naturale scadenza del termine, non è stato ancora sottoposto al vaglio del Consiglio comunale il rendiconto della gestione 2022? Com'è possibile che un'amministrazione che si è sempre proclamata così attenta agli aspetti economici e finanziari, addirittura guidata, per usare il soprannome attribuito a Basile dal suo predecessore, dal “controllore dei conti”, sia così in ritardo sul punto? E ancora: , come può essere che un esecutivo sottoposto al controllo stringente da parte della Corte dei Conti sia così in ritardo sull'approvazione di un documento fondamentale non solo per la vita dell'ente, ma anche per le rendicontazioni attese dalla stessa Corte sull'attuazione del Piano di Riequilibrio? Auspicando che i conti tornino -concludono Calabrò e Russo- invitiamo il sindaco, nella sua qualità di assessore al Bilancio, a sottoporre in tempi brevissimi il rendiconto di gestione all'esame dell'aula consiliare e a chiarire i motivi per i quali è dovuto intervenire in sostituzione un organo regionale e quali costi questo ritardo comporterà per il Comune di Messina”.