Mazzarrà Sant’Andrea, dal carcere ai domiciliari e riduzione di pena per gli indagati dell’operazione Predator
La Corte di Appello di Messina nel tardo pomeriggio di oggi ha revocato la custodia cautelare in carcere, sostituendola con gli arresti domiciliari per Antonino Martorana, difeso dai legali Nino Aloisio e Antoniele Imbesi, per Marco Chiavi e Cristian Pietrafitta, difesi dai legali Nino Aloisio, Carmen Zarcone e Alessadro Trovato. La Corte di Appello ha anche rideterminato a ex art. 599 bis c.p.p. le pene inflitte in primo grado agli imputati che sono accusati di furto di piante nei vivai. L'operazione fu portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di barcellona pozzo di gotto, su richiesta del procuratore Emanuele Crescenti, è scattò la mattina del 15 giugno 2021, dopo oltre due mesi di indagine, denominata “Predator”. In primo grado gli indagati avevano ricevuto condanne più alte. Con la sentenza di oggi la Corte messinese ha ridotto le pene, portandole per Antonino Martorana a 3 e mesi 9 di reclusione (6 anni in primo grado), per Roberto Martorana a 6 anni (8 anni in primo grado) e per Marco Chiavi e Cristian Pietrafitta Cristian alla pena di anni 2 e mesi 10 di reclusione (4 anni in primo grado)