Il coronavirus non ferma la cultura: ecco a voi “L’assassinio di Mozart” con Gianfranco Pappalardo e Guia Jelo

Il coronavirus non ferma la cultura. Così il noto Gianfranco Pappalardo Fiumara, docente al Dipartimento di Teoria della musica del Conservatorio di Palermo e la straordinaria attrice catanese Guia Jelo danno vita a “L'assassinio di Mozart”. Si tratta di un video-documentario che ricostruisce gli ultimi giorni di vita del geniale compositore Wolfgang Amadeus Mozart: un lavoro confezionato in sinergia con il Mythos Opera Festival e che vanta l'alto patrocinio del Ministero dei Beni culturali e del Conservatorio di Palermo. Secondo una delle leggende, il genio di Salisburgo sarebbe stato avvelenato per gelosia dal grande compositore italiano Antonio Salieri. Prendendo spunto da numerosi fonti autorevoli, tra cui il testo “L'assassinio di Mozart” del matematico e musicofilo recentemente scomparso Giorgio Taboga, Pappalardo Fiumara svela l'ipotesi più accreditata sulla morte del compositore austriaco. Ad alleggerire il video documentario, alcuni momenti umoristici affidati alla sapiente interpretazione di Guia Jelo, volto noto del panorama nazionale teatrale e cinematografico che per l'occasione interpreta parti del micro dramma di Puskin “Mozart e Salieri”. Il video contiene inoltre alcune arie mozartiane interpretate dal soprano coreano Sumi Jo, una delle più grandi voci viventi al mondo. Secondo un programma che si spera non venga bloccato dall'emergenza coronavirus, l'artista internazionale sarà omaggiata a fine anno con una serie di concerti tra e New York durante i quali sarà allestita anche una mostra proprio su Mozart e Salieri. Pappalardo Fiumara e altri importanti nomi quali Carole Sidney, Piero Giuliacci e Roberto Cresca saranno in tourneè, occasione per presentare e proiettare, in collaborazione con gli Istituti Italiani di cultura, il video documentario. “Era stato pensato in un periodo antecedente al COVID-19 – spiega Pappalardo Fiumara – Inizialmente doveva essere solo un documentario storico, musicologico e didattico. Poi abbiamo voluto renderlo più artistico e abbiamo coinvolto Guia Jelo. La passione per Mozart è sempre stata alla base di tutta la mia formazione. Sin da piccolo ho apprezzato, anche attraverso il film di Milos Forman “Amadeus”, la grande opera di Mozart e di Salieri. L'ho studiata, confrontata e fatta ascoltare ai miei studenti. E ho ricostruito la vita, i movimenti, gli affetti, i timori, le gioie e i dolori di questi due geni. Attraverso un accurato lavoro storico sulle fonti abbiamo potuto ristabilire la verità, ma soprattutto abbiamo potuto dare merito all'opera grandiosa del nostro Salieri”.