Il Centro Cardiologico Pediatrico di Taormina non chiuderà

Sanita sanitaMESSINA. Il Centro Cardiologico Pediatrico di Taormina non chiuderà. Dalla seduta di ieri della Commissione Sanità dell'ARS è emerso che l'obiettivo è quello di rinnovare per altri 4 anni la convenzione con l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. L'ipotesi della chiusura della struttura, punto di riferimento importante della sanità della Sicilia Orientale, aveva suscitato un vespaio di polemiche. Diverse manifestazioni di protesta erano state organizzate nei mesi scorsi per scongiurarne la chiusura. Ieri la conferma.

 “La convenzione sarà rinnovata dopo un'adeguata rimodulazione che servirà, da un lato, al Bambin Gesù per attuare un'adeguata programmazione e dall'altro per offrire un servizio sanitario di qualità che eviti lunghi viaggi della speranza –spiega Pippo Laccoto, presidente della Commissione. Per alleggerire il peso dell'emigrazione sanitaria che per la pediatria ha un costo di circa 20 milioni l'anno, ho chiesto sia l'incremento degli interventi su Taormina da parte delle equipe del Bambino Gesù, che la creazione di ambulatori pediatrici decentrarti sul territorio per migliorare l'offerta e fornire servizi più capillari all'utenza. La risposta incoraggiante

“Per il futuro l'assessore alla Salute Giovanna Volo ci ha spiegato che è intenzione del Governo regionale rendere la Sicilia autonomia –spiega Calogero Leanza, vicepresidente della Commissione Sanità- così da limitare quanto più possibile i viaggi fuori, offrire la migliore sanitaria qui e realizzare nell'Isola l'alta specializzazione pediatrica”.

“In commissione finalmente è stato ammesso che le risorse che fino ad ora erano state impiegate per la cardiochirurgia pediatrica di Taormina, serviranno per incrementare i servizi in altri ospedali ad esempio a Barcellona, Milazzo e altri Comuni –puntualizza Danilo Lo Giudice – sindaco di Santa Teresa Riva e coordinatore dei gruppi parlamentari ARS Sicilia Vera e Sud chiama Nord. La volontà politica dunque era piuttosto chiara. Il Governo Musumeci, così come l'attuale Governo, aveva già deciso di porre fine a questa esperienza e se non ci fosse stata la nostra presa di posizione probabilmente la cardiochirurgia pediatrica di Taormina sarebbe stata chiusa senza alcun ripensamento”.