Il caso Neurolesi Messina esplode all’ARS, M5S: “Conflitto di interessi di Bramanti, date spiegazioni”
SICILIA. Il Movimento 5 Stelle all’ARS interviene sulla vicenda del presunto conflitto d’interessi legato alla vicenda all’App “SiciliaSiCura” e “Telemedicina/Telessasistenza” affidata dalla Regione all’IRCCS Neurolesi di Messina. Il conflitto sorgerebbe per il fatto che la figlia del direttore scientifico Dino Bramanti, Alessia Bramanti, è project manager della Dedalus Spa, la società che gestisce servizi informatici nel settore della Sanità. Ora, dopo vari interventi dei sindacati, giunge l’interrogazione del deputato regionale pentastellato e componente della Commissione Sanità all’ARS Antonio De Luca, che si rivolge al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza chiedendo spiegazioni tramite la verifica degli atti deliberativi dell’affidamento e della gestione della piattaforma informatica che dovrebbe occuparsi del servizio TeleCovid Sicilia assegnato appunto alla Dedalus. “In seno al progetto TeleCovid Sicilia – dichiara De Luca – che si occuperà di telemedicina per la Regione siciliana per la telesorveglianza e il telemonitoraggio dei malati COVID-19 presentato dal direttore scientifico dell’IRCCS Neurolesi di Messina Placido Bramanti e dal direttore generale Vincenzo Barone, potrebbe celarsi un conflitto di interessi. Dall’affidamento senza gara al fatto che a esprimersi sul contenuto tecnico del
