Gladiatori di Roma

gladiatoridiromaGladiatori di Roma

Paese: Italia

Genere: Animazione

Durata: 95 minuti

Regia: Iginio Straffi

Arriva “Gladiatori di Roma”, lungometraggio di animazione, una volta tanto di produzione tutta italiana, grazie a Medusa e Iginio Straffi, “papà” delle popolarissime Winx.

Il grande generale romano Chirone adotta un orfano sopravvissuto all'eruzione del Vesuvio che ha distrutto Pompei. Il piccolo, di nome Timo, cresce nell'accademia di gladiatori più grande di Roma, ma ciò nonostante il giovane trovatello cresce senza essere catturato dai sogni di gloria dell'arena. Anzi, ogni occasione è buona per svicolare dai continui allenamenti cui dovrebbe sottoporsi secondo Chirone e andare a divertirsi in giro con gli amici. Ma l'arrivo di una , come sempre, cambia le carte in tavola; non appena conosce Lucilla, Timo decide di cambiare e si impegna a diventare il gladiatore che non è mai stato…

Se in Italia qualcuno può avere qualche possibilità di creare qualcosa, nell'ambito dell'animazione per giovani e meno giovani, che vada anche solo vicino alle produzioni di case produttrici come  Disney, Pixar o Dreamworks, è proprio Iginio Straffi, che è riuscito a creare dal nulla il fenomeno delle Winx e come in quel caso è a Straffi che va la maggior parte dei meriti, dal momento che non ha curato solo la regia, ma è riuscito anche a riunire le (enormi) risorse necessarie per creare un prodotto del genere.

“Gladiatori di Roma” è anni luce avanti rispetto alle precedenti produzioni di Straffi, l'animazione è buona, il messaggio è chiaro e positivo, la sceneggiatura risulta solida, le battute sono più felici e sottili, in una parola: efficaci. Non è solo il solito cartone per bambini, è una produzione adatta a tutte le età.

Ma detto questo, veniamo alle dolenti note. Il film è sulla buona strada, ma c'è ancora tanto da fare. “Gladiatori di Roma” è più vicino alle grandi produzioni di quanto sia mai stato fatto finora in Italia, ma ciò non vuol dire che sia sufficiente. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento che risultano più che evidenti durante la visione del film. Se a ciò si aggiungono i risultati scostanti del doppiaggio (in special modo nel caso di Belen, che rimane diversi passi indietro rispetto a Laura Chiatti e Luca Argentero) viene fuori un quadro incoraggiante, ma ancora acerbo.

Nel complesso il film vale il prezzo del biglietto, dopotutto, Roma non è stata fatta in un giorno… Consigliato alle famiglie.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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