Fratelli unici

Fratelli unici

 

Paese: Italia

: Commedia

Durata: 89 minuti

Regia: Alessio Maria Federici

 

Nuovo prodotto ancora caldo di casa di produzione per Alessio Maria Federici, che ci presenta una commedia sui buoni sentimenti e l'amore che strizza un po' troppo l'occhio ad altre pellicole di genere come “Se mi lasci ti cancello”.

Pietro (Raoul Bova) e Francesco (Luca Argentero) sono fratelli, ma solo per l'. I due infatti non hanno mai avuto un rapporto fraterno degno di questo nome e come se non bastasse i loro punti di vista sono spesso all'opposto. Pietro è un medico affermato che ha smesso di credere nell'amore da molto . Francesco invece non ha mai veramente amato, troppo occupato a divertirsi e a fuggire dalle responsabilità personali. Un brutto incidente priva Pietro della memoria. Non ricorda più nulla e anche il suo atteggiamento sembra cambiato, privo ormai del cinismo e della durezza che lo aveva portato a diventare l'adulto che è.

La ex moglie Giulia (Carolina Crescentini) non vuole averci a che fare e così Francesco, per dovere fraterno, è costretto ad occuparsi del fratello maggiore. È proprio il caso di dire che a causa della convivenza, la coppia scoppia. I risvolti tragicomici dei due colpiscono Sofia (Miriam Leone), la vicina di casa di Francesco…

Non a caso in testa all'articolo è stata usata la parola prodotto, perché di artistico o di originale qui abbiamo ben poco. È vero, la storia è ben costruita e ha dei meccanismi e dei tempi comici divertenti, si ride spesso, ma con altrettanta facilità ci si rende conto di essere davanti ad un compitino ben fatto.

Buona la caratterizzazione dei protagonisti, il rapporto tra i due fratelli appare spontaneo e ben reso, così come la costruzione della storia in maniera tale da regalare una corretta morale, ma di contro ci si trova alle prese con una pellicola girata in maniera anonima che racconta una storia priva di originalità. Come già detto, i riferimenti ad altre pellicole sono fin troppo evidenti. Consigliato per rilassarsi sul divano, ma davvero per poco altro.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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