Eventi. Conclusa la terza edizione di Lampedus’amore

LAMPEDUSA. Tre serate ricche di contenuti e di emozioni: se ne è accorto il pubblico che ha affollato piazza Castello, a Lampedusa, se ne sono accorti gli ospiti che si sono esibiti in un'atmosfera magica. A “Lampedus'amore sono nate amicizie, scambi e si sono costruiti momenti ad alto tasso di passione, di sentimenti con Lina Prosa, Maddalena Crippa, Graziano Piazza, Davide Shorty, Fabrizio , Dimartino, Sergio Vespertino, Mircoeilcane.” Lo ha ammesso il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, riconoscendo che “Lampedus'amore è una manifestazione in continua crescita che aspettiamo anche nel 2019 per rinnovare l'appuntamento dell'estate lampedusana con un'edizione ancora più ricca”. In occasione della tre giorni si è svolto anche il premio giornalistico dedicato a Cristiana Matano.

Filippo Mulè, presidente dell'associazione onlus “Occhiblu”, nata per ricordare Cristiana, scomparsa tre anni fa e perdutamente innamorata dell'isola delle Pelagie, non nasconde la propria soddisfazione: “E' andato tutto molto bene, come testimoniano la presenza e il coinvolgimento del pubblico in tutti i momenti di spettacolo, di sport e di riflessione che abbiamo proposto. Questa edizione si è distinta per il livello molto alto dei 50 elaborati, arrivati da prestigiose testate, quali in New York Times, e da tutto il mondo, Giappone compreso, conferma di come il Premio sia ormai conosciuto a livello internazionale”. Continua Mulè: “Organizzare “Lampedus'amore” è complesso e dispendioso ma, come sempre, sono stato coadiuvato per nove mesi da un gruppo di lavoro fantastico di amici di Cristiana che, anche questa volta, non si è tirato indietro di fronte a difficoltà, piccole e grandi, incontrate durante il cammino. L'affetto della gente e degli artisti ci ha ripagato di ogni sforzo, e ha mostrato che quella intrapresa è la strada giusta per ricordare Cristiana e, come lei avrebbe voluto, per celebrare la vita qui a Lampedusa che continua a essere un'isola che accoglie mentre altrove si chiudono i porti”.

Ecco i premiati: per la stampa estera, Lena Klimkeit (Agenzia DPA) con il servizio dal titolo “Gerettet, abernicht befreit: Wenn in Europa die nächste Holle wartet”, per la stampa italiana due vincitori ex aequo: Gaia Mombelli per il servizio dal titolo “Nigeria-Italia. Viaggio all'inferno di tre ragazzine partite da Benin City e finite a fare le prostitute in Italia”, andato in onda su Sky TG24, e Giampaolo Musumeci e Gianni Rosini per “Benin City, l'orrore che ignoriamo”, pubblicato da Sette-Corriere della Sera”. Il giornalista emergente è risultato Mario Catalano per il servizio dal titolo “Ismail, il modello arrivato su un barcone”, pubblicato su Repubblica-Palermo. Il riconoscimento speciale “Tutto il bello che c'è” è andato ad Alessandro Puglia per il servizio “I giusti di Lampedusa” pubblicato sul sito Vita.it.

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