Ente Porto, Panarello (DS) presenta mozione per liquidarlo

Filippo Panarello, parlamentare DS all'Assemblea Regionale

Prima la sentenza del Tribunale di Messina che assegna all'Autorità Portuale le aree del Punto Franco rivendicate dall'Ente .

Poi la richiesta al presidente Crocetta dell'assessore provinciale Michele Bisignano di liquidare quello che Lombardo e Venturi definirono “l'ente più inutile d'Italia”.

Oggi la mozione di Filippo Panarello all'ARS per chiedere la soppressione dell'Ente Porto di Messina.

“Il governo regionale sopprima subito l'Ente Porto di Messina, un ente costoso e inutile, specie dopo che la I sezione del Tribunale Civile di Messina con la recente sentenza numero 191 del marzo 2013 ha riconosciuto la titolarità delle aree della Zona Falcata di Messina all'Autorità Portuale, incluse le aree destinate al cosiddetto Punto Franco, la cui istituzione, mai avvenuta, giustificava l'esistenza dell'Ente Porto -dichiara Panarello”.

A firmare la mozione insieme a lui, i parlamentari Pippo Laccoto (PD), Marcello Greco (Democratici Riformisti) e Bruno Marziano (PD, presidente della commissione Attività produttive all'Ars).

Con la mozione, si chiede al governo Crocetta di “sviluppare tutte le iniziative necessarie per rilanciare le attività portuali, tutelare le attività produttive ecocompatibili esistenti, bonificare le aree degradate, valorizzare i beni culturali che insistono nella zona falcata consentendo alla città, in una fase di grave economica e sociale, di poter utilizzare aree di grandissimo pregio per promuovere sviluppo economico sostenibile ed occupazione.

La sopravvivenza dell'Ente Porto dopo l'istituzione dell'Autorità Portuale, appare contraddittoria con l'esigenza di una gestione efficiente delle attività portuali. La possibilità di realizzare il Punto Franco all'interno del porto di Messina è assolutamente improponibile e la titolarità delle aree, già discutibile come argomento per tenere in vita l'Ente Porto, con la predetta sentenza è venuto meno”.

Nella mozione i parlamentari ricordano come durante una riunione in Prefettura sia i sindacali che le associazioni datoriali locali abbiano sollecitato il superamento della situazione di stallo che si è venuta a creare da molti anni per arrivare ad una gestione adeguata delle attività portuali.

“La Regione -si legge ancora nella mozione- può esercitare le sue prerogative di indirizzo e di controllo attraverso l'Autorità Portuale. Già nella precedente legislatura erano stati predisposti gli atti necessari alla soppressione dell'Ente Porto, adesso non si perda più tempo”.

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