Emergenza migranti in Sicilia: FI appoggia Musumeci, Rifondazione comunista accusa i Governi M5S-LEGA e M5S-PD

SICILIA. L' immigrazione non dà tregua alla Sicilia, mentre i fari sono puntati sul Governo nazionale. Dopo i 5 sbarchi della notte scorsa, a Lampedusa si contano circa 1.400 migranti per un totale di 276 profughi, giunti sull'isola nell'arco di 8 ore, che si sono aggiunti ai 250 arrivati ieri con 6 imbarcazioni. Le 1.400 persone sono distribuite tra l'hotspot e Casa della fraternità. “Ha ragione il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: bisogna chiudere i porti, l'isola non può essere il profughi d'Europa – dichiara Matilde Siracusano deputata di Forza Italia. Con gli arrivi incontrollati, inoltre, i centri di prima accoglienza sono al collasso. Continuano le fughe di clandestini dagli hotspot, tra le ultime quella che ha interessato l'ex caserma Gasparro di Bisconte a Messina, e considerando anche l'emergenza sanitaria viene messa a repentaglio l'incolumità dei cittadini. Conte, Lamorgese e Di Maio prendano una volta per tutte in mano la situazione, basta con queste pericolose sottovalutazioni”. Nello Musumeci, infatti, si è detto a favore della chiusura di Porti specificando comunque che ciò non significa “non dover approntare le necessarie assistenze per chi è in mare”. Il presidente della Regione Sicilia ha anche dichiarato di non avere intenzione di autorizzare tendopoli o baraccopoli per accogliere i migranti per motivi di sicurezza sanitaria e si è detto irremovibile in merito alla necessità di avere delle navi per la quarantena a bordo delle quali ai migranti possa essere garantita assistenza. Questo quanto la Regione ha chiesto a nel tentativo di far sì che l'Isola non si trasformi in un campo profughi. Oggi pomeriggio proprio a Lampedusa altri 38 migranti sono risultati positivi al coronavirus. “I nostri operatori sanitari, che non smetterò mai di ringraziare per quanto stanno facendo, mi hanno appena informato che a Lampedusa sono stati individuati 38 nuovi migranti positivi al COVID-19ha comunicato Musumeci. È l'ennesimo episodio. Sinceramente non comprendiamo l'atteggiamento del Governo centrale che, oltre a non chiudere i porti siciliani, a più di due mesi dalla nostra richiesta non si è ancora pronunciato sullo “stato di emergenza” per quell'isoletta. Ciò che amareggia, in particolare, è l'indifferenza nei confronti di una piccola comunità che del sentimento di accoglienza e del senso di sacrificio ne ha fatto negli anni una ragione di vita”. Dal canto suo questo dichiara Gabriella Giammanco, vicepresidente di Forza Italia in Senato e portavoce azzurra in Sicilia: “A Lampedusa cinque nuovi sbarchi hanno fatto giungere a 1400 i migranti presenti sull'Isola. È inaccettabile che, in barba al buon senso, con l'aumento dei contagi nel nostro Paese il Governo permetta nuovi arrivi. Le discoteche sono state giustamente chiuse, ma si permette ogni giorno a centinaia di immigrati di sbarcare sulle nostre coste e ciò ha del paradossale. Si tratta di persone che fuggono dalla quarantena o, nella migliore delle ipotesi, vengono ammassate nei centri di accoglienza. Il presidente Conte prenda in mano la situazione, si chiudano i porti oggi per non chiudere in casa gli italiani domani”. Sulle condizioni di vita sulle navi-quarantena ormeggiate a largo di Trapani intervengono però la Federazione di Trapani di Rifondazione Comunista e la Segreteria Regionale Rifondazione Comunista Sicilia definendole “terribili” e imputandone la responsabilità ai Governi M5S-LEGA e M5S-PD. “Da diversi giorni – scrivono – centinaia di migranti sono “ospiti” a bordo di due imbarcazioni al largo del porto di Trapani: la Azzurra, sulla quale sono stati riscontrati 24 casi di COVID-19, e la Aurelia, giunta al porto recentemente. Le due navi-quarantena messe a disposizione dal Governo nazionale ospitano rispettivamente 602 persone la prima e 208 la seconda. Le condizioni in cui versano i migranti sono terribili e nel corso delle ore si sta assistendo a gravi fenomeni di autolesionismo a bordo delle due imbarcazioni, un migrante è giunto persino a ingoiare una lametta da barba. L'estrema precarietà in cui stanno sostenendo la quarantena queste persone è il frutto della dismissione della rete di Sprar decisa dal precedente Governo M5S-Lega e mantenuta dal nuovo Governo M5S-PD che ha generato ulteriore insicurezza e tensione sociale, al contrario di quanto paventato dal ministro degli interni dell'epoca, il leghista Matteo Salvini, padre dei due decreti sicurezza tutt'ora vigenti nonostante il cambio di maggioranza e l'entrata nel Governo della “sinistra”. Il nodo centrale di questa crisi resta sicuramente l'importanza della distribuzione nel territorio delle persone a bordo, costrette a una lunga prigionia nelle ristrettezze di quel microcosmo che giace tra la prua e la poppa di una nave, sotto il sole cocente e a stretto contatto con potenziali vettori del virus. A fronte di un simile scenario risultano sconcertanti le parole del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, espressione del PD, il quale lancia dichiarazioni degne del più becero dei populismi di destra. Le nuove dichiarazioni alludono alla necessità di non accogliere i migranti al termine della quarantena, ma respingerli verso altri porti. Tranchida si dice basito nell'apprendere la notizia dell'ennesimo arrivo di navi quarantena al porto di Trapani e invoca il ricorso agli approdi militari per la gestione dei disperati in fuga dall'orrore. Infine, con un doppio avvitamento stravolge ogni riferimento ai valori della sinistra e annuncia la seconda ordinanza di divieto di sbarco. Il Partito della Rifondazione Comunista esprime il proprio disappunto dinanzi simili dichiarazioni e richiede che siano date soluzioni idonee a queste persone abbandonate nell'incertezza, nel pieno rispetto della dignità umana di costoro, per la tutela dei diritti di chi sfugge alla guerra, alle violenze, alle persecuzioni e in considerazione dell'articolo 10 della Costituzione Italiana. Le diatribe e i teatrini che vengano lasciati alle destre, compito della sinistra è di dare risposte a chi viene vessato, agli oppressi, agli sfruttati, e continuare ad ammassare persone sulle navi non è una soluzione plausibile, bensì è barbarie”.

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