ElezioniMessina2022: il trionfo di Basile e De Luca, il flop dei 5 Stelle e dei salotti

MESSINA. “Io speravo in una risposta della città e c'è stata. E questa risposta è l'inizio della fine non solo di questi ladri del consenso ma di tutti questi parlamentari nazionali, che sulla pelle dei messinesi sono stati eletti e per Messina hanno trovato solo un accordo trasversale“. In una piazza Duomo affollatissima, Cateno De Luca si è tolto un bel po' di sassi dalle scarpe. Accanto a lui, visibilmente emozionato, Federico Basile, il nuovo sindaco di Messina. Votando lui,  ha vinto il popolo. Quel popolo sempre utilizzato e tenuto sotto scopa, serbatoio di voti e di consenso a basso costo, che nella di De Luca nel 2018 e di Federico Basile nel 2022, ha trovato un'occasione di riscatto. E se 4 anni fa i voti sono arrivati soprattutto dalla zona sud, la più povera e degradata, quest'anno la risposta c'è stata anche dal centro e dal nord. Perdono i salotti, perdono quelli che per 4 anni hanno preso in giro De Luca dandogli del paesano e del cafone, dimenticando che la maggior parte dei messinesi, quella che vive nelle periferie degradate per le quali c'è ancora tanto, tantissimo da fare, si identifica in lui, lo sente parte di sé. Votare Basile ha significato anche questo: il popolo e la plebe (distinzione netta e necessaria) hanno alzato la testa e hanno scelto la continuità. Basile è l'opposto di De Luca: pacato, misurato, sereno. Un “cambio di passo” che ha sbalordito tutti, necessario dopo anni di braccio di ferro ferocissimo con oppositori e detrattori. Basile può contare su una perfetta conoscenza della macchina amministrativa di e su una squadra assessoriale già rodata. Se continuità deve essere, visti i risultati (anche in termini economici) portati a casa, Carlotta Previti dovrebbe essere confermata vicesindaco, anche se per capire il peso degli assessori si dovranno attendere i risultati ottenuti nelle urne. Intanto, la scelta di Basile conferma l'intuito politico dell'ex sindaco. Adesso, per lui, la strada verso Palazzo d'Orleans e la presidenza della Regione è decisamente meno in salita.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.