Completamento porto Tremestieri, la nuova impresa pronta a mollare: mancano i fondi garantiti dalla Giunta Basile

Porto Tremestieri insabbiato Sicilians
Il porto di Tremestieri insabbiato

MESSINA. Ennesima buccia di banana della Giunta Basile. Questa volta, anzi: ancora una volta, nell'occhio del ciclone c'è il completamento del porto di Tremestieri. L'azienda subentrata alla veneta Nuova Coedmar, che in oltre quattro anni ha realizzato intorno al 20% dei lavori previsti, la Teodoro Bruno Spa di Torrenova, ha messo le mani avanti: manca la copertura finanziaria e senza è pronta a fare marcia indietro e mollare tutto. A lanciare l'allarme è la UIL.

“Con una nota inviata al sindaco Federico Basile e al ministero delle Infrastrutture -spiegano i segretari generali di UIL Messina Ivan Tripodi, di UILTrasporti Michele Barresi, della FENEAL UIL Tirrenica Pasquale De Vardo e il responsabile porti e logistica UILTrasporti Nino Di Mento– l'azienda Teodoro Bruno spa che, tra i toni trionfalistici dell'amministrazione comunale, solo pochi giorni fa vinceva la procedura per l'aggiudicazione del ramo d'azienda dalla Nuova Coedmar per il completamento dei lavori del porto di Tremestieri, in maniera perentoria batte cassa mettendo nero su bianco che a oggi non c'è la copertura finanziaria necessaria, senza la quale entro il 30 ottobre si tirerà fuori dall'appalto lasciando l'opera al suo triste destino di definitiva incompiuta”.

Sotto accusa c'è la delibera con la quale l'esecutivo Basile “ha dato il via, nello scorso mese di luglio alla transazione con la Nuova Coedmar, confermando in toto quanto evidenziato solo poche settimane addietro dal nostro sindacato. Nella delibera non ci sono garanzie sulle risorse mancanti e necessarie al completamento dell'opera e senza quelle nessuna impresa riprenderà i lavori. La nota inviata dalla Teodoro Bruno al Comune di Messina -incalzano Tripodi, Barresi, De Vardo e Di Mento- fa naufragare l'idea pittoresca dell'assessore Mondello, che ipotizzava l'avvio di un primo lotto da completare con le risorse già disponibili in attesa di reperire quelle mancanti. Ma senza garanzie quale impresa seria si avventurerebbe nell'intraprendere un'opera così complessa e onerosa? L'ennesimo scivolone di una appaltante, il Comune di Messina, da tempo in evidente stato di confusione, che ha già sulla coscienza un'opera che, se mai completata, costerà 117 milioni di euro contro i 74 inizialmente previsti. È chiaro che, sebbene i 17 milioni del finanziamento ministeriali persi a causa dei ritardi saranno con ogni probabilità recuperati con l'impegno dell'Autorità Portuale, nella transazione l'amministrazione Basile ha fatto i conti senza l'oste in merito ai 43 milioni di euro che, sempre dal MIT, dovrebbero essere reperiti per i maggiori costi dei materiali come indicato dai recenti decreti governativi. E' legittimo, nonché ampiamente prevedibile, che la nuova azienda chieda chiare e precise garanzie senza le quali i cancelli del cantiere più importante della città resteranno inesorabilmente chiusi. Pertanto -conclude la UIL- compete alla Giunta Basile usare finalmente il linguaggio della chiarezza con la città e chiedere, con il cappello in mano, aiuto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti in un contesto tale in cui la strada del commissariamento dell'opera è non solo opportuna ma inevitabile”.

 

Di seguito il testo della nota inviata dalla Teodoro Bruno SpA

Prot. 271-2322/CT/ide del 10 ottobre '23
Preg.mo sig.
Sindaco Città di Messina
Palazzo Municipale
protocollo@pec.comune.messina.it
Città di Messina
Dipartimento Servizi Tecnici
Piazza Unione Europea 98122, Messina alla
c.a. del Dirigente Ing. Antonio Amato e alla
c.a. del R.U.P. Ina. Vito Leotta
v.leotta@comune.messina.it
Spett.le Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministro On. Matteo Salvini – Viceministro On. Edoardo Rixi
segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
viceministro.rixi@pec.mit.gov.it
Spett.le Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità di Sistema Portuale
dg.tm@pec.mit.gov.it
Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
protocollo@pec.adspstretto.it

OGGETTO: APPALTO DI LAVORI INERENTI LA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA PIATTAFORMA
LOGISTICA INTERMODALE DI TREMESTIERI CON ANNESSO SCALO PORTUALE – PRIMO STRALCIO FUNZIONALE – O.P.C.M. 3721/08.

In relazione all'oggetto, si comunica che con verbale del 27.09.2023 nel procedimento ex art. 91 CCI, presso il
Tribunale di Venezia, la scrivente Società è stata individuata quale aggiudicataria del ramo d'azienda oggetto della procedura salva l'autorizzazione del Tribunale e con la condizione dell'efficacia giuridica della cessione alla sua opponibilità al Comune di Messina o comunque all'approvazione del subentro del cessionario da parte della stazione appaltante, che sarà chiamata a verificare il possesso dei necessari requisiti.

Con nota del 5.10.2023 la Nuova Co.ed.mar. ha comunicato alla scrivente che, con provvedimento in pari data, il
Tribunale di Venezia ha autorizzato ad accettare l'offerta di acquisto formulata da Costruzioni Teodoro Bruno Spa ed alla conseguente cessione a quest'ultima del c.d. “Ramo Sicilia”.

Si premette che, con nota PEC del 23.09.2023, la scrivente aveva richiesto al Tribunale di Venezia, al Commissario
Giudiziale ed alla Nuova Coedmar, alcuni chiarimenti a beneficio della validità della procedura competitiva ed al fine di potere determinarsi in ordine alla propria partecipazione, previa eventuale sospensione della procedura.
Nessun elemento è stato fornito dalla Nuova Coedmar in ordine alla sussistenza o meno della copertura finanziaria per il completamento dell'opera ed in merito al decreto di revoca del finanziamento di 17 milioni di Euro – allegato alla nota trasmessa dalla scrivente – e, meno che mai, in ordine al fatto che tra gli obblighi risultanti dall'atto transattivo, e cui era subordinata la proposta del Consorzio Medil del 17.07.2023, vi era l'impegno spesa che il Comune avrebbe dovuto prevedere nella delibera di approvazione della transazione, in realtà solo formalmente attestato ma, a quanto pare, rilevatosi allo stato insussistente.

Il Presidente del Tribunale di Venezia, in relazione alla richiesta di chiarimenti della sottoscritta del 23.09.2023 ha
dichiarato, con provvedimento emesso in data 26.09.2023, “Nulla doversi provvedere”, sul presupposto, in realtà
errato, che la scrivente non avesse presentato offerta migliorativa e sulla base di una asserita genericità della richiesta, con ciò comunicando al Commissario Giudiziale di procedere nella procedura competitiva secondo quanto stabilito con il decreto del 20.07.2023.

Alla scrivente non è rimasto altro che partecipare alla procedura competitiva fissata per il 27.09.2023, depositando la documentazione necessaria e la relativa cauzione di € 255.000,00. Come detto, con verbale del 27.09.2023 nel procedimento ex art. 91 CCI, la scrivente è stata individuata quale aggiudicataria del ramo d'azienda oggetto della procedura;

Si evidenzia altresì che, con nota prot. n. 0251087/2023 del 25.09.2023 – e quindi 24 ore prima del termine di
consegna dell'offerta -, il Comune di Messina ha accettato l'appendice di proroga del termine per l'avveramento della condizione di efficacia dell'accordo transattivo di cui alla proposta del 24.07.2023 e quale ultima data utile per la sottoscrizione del contratto definitivo di cessione d'azienda;

Con tale appendice è stato differito, al 30.10.2023, il termine del 30.09.2023, convenuto nell'accordo transattivo
quale termine di scadenza della condizione sospensiva di efficacia del predetto accordo e quale ultima data utile per la sottoscrizione del contratto definitivo di cessione d'azienda.

A prescindere dalla validità ed efficacia di tale appendice che è avvenuta con atto dei funzionari anziché con delibera di Giunta al pari della transazione, appare comunque evidente che in alcun modo si potrà procedere alla cessione del ramo d'azienda (Contratto definitivo) se non dopo il perfezionamento della transazione con il Comune di Messina ed il subentro del cessionario nel contratto d'appalto, nella cui sede dovrà essere comprovata e documentata la sussistenza della copertura finanziaria per il completamento dell'opera, secondo quanto previsto nel nuovo quadro economico risultante dalla procedura competitiva.

Non può non farsi rilevare che la sottoscritta ha presentato l'offerta e partecipato alla procedura competitiva in cui è rimasta aggiudicataria facendo affidamento sull'attestazione della sussistenza della copertura finanziaria, rilasciata dal Comune di Messina nel parere contabile reso nella delibera di giunta n. 368 del 19.07.2023 di approvazione della proposta transattiva, funzionale al trasferimento del relativo ramo d'azienda della Nuova Coedmar srl ed al riavvio dei lavori.

In realtà, risulta revocato il finanziamento di 17 milioni dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e non sembra ci sia certezza che nel contratto d'appalto possa essere inserita la dotazione del maggiore importo contrattuale in applicazione della maggiorazione prezzi ex art. 26 del D.L. n. 50/2022;

In considerazione di quanto sopra, al fine di velocizzare la definizione della cessione del ramo d'azienda ed il subentro della sottoscritta nel contratto d'appalto e nello spirito di massima collaborazione, si chiede: 
Al Comune di Messina di attivarsi, per quanto di competenza, al fine di garantire che alla sottoscritta venga trasferito, in seno al ramo d'azienda, il contratto d'appalto del Porto di Tremestieri, munito di integrale copertura finanziaria per come previsto nella transazione e nella procedura competitiva e si comunica che la sottoscritta, per come previsto nell'accordo transattivo, ha predisposto quanto necessario per le comunicazioni previste dall'art. 116 D.Lvo 163/06, nonché la documentazione attestante in capo a sé dei requisiti per il subentro nel contratto d'appalto e le relative fideiussioni.

Al Ministero, se l'opera in questione risulta, allo stato, assistita di copertura finanziaria e per quale importo ed in
particolare se la dotazione del maggiore importo contrattuale in applicazione della maggiorazione prezzi ex art. 26 del D.L. n. 50/2022 potrà o meno essere riconosciuta ed inserita nella dotazione finanziaria del contratto d'appalto.

La presente deve intendersi trasmessa anche ai sensi e per gli effetti di cui alla L. n. 241/90 e s.m.i. in materia di
procedimenti amministrativi e di accesso agli atti ed informazioni della P.A. Resta inteso che, in mancanza di copertura finanziaria, da documentare e certificare in sede di stipula del contratto definitivo di cessione ramo d'azienda, la sottoscritta non potrà assumersi gli impegni previsti nell'aggiudicazione e relativa offerta e dovrà tutelarsi nei modi e termini di legge, con grave pregiudizio per il completamento dell'opera. Si rimane a Vs. disposizione e si porgono distinti saluti.

 

 

mm

Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.