#Catania. Marocco vince la sesta edizione di Teatri Riflessi
Si è conclusa la sesta edizione di Teatri Riflessi – festival Nazionale di Corti Teatrali. La rassegna organizzata dall'associazione IterCulture con lo scopo di promuovere il confronto e la collaborazione tra le realtà del territorio e gli artisti provenienti da tutta Italia.
Il concorso teatrale vanta la co-organizzazione dell'Università degli Studi di Catania e del DiSUM, dell'agenzia I Press e di Viagrande Studios e ha il patrocinio del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea, del Comune di Catania, e la partnership di numerose associazioni, media e aziende.
Lo spettacolo ospite fuori concorso Life is beautiful – Un rito di comunione per le vittime del Mediterraneo, a cura di IsolaQuassùd Liquid Company di Emanuela Pistone, ha aperto la serata finale di Teatri Riflessi, che ha visto avvicendarsi sul palcoscenico i sei corti finalisti.
Il premio Spazio Design miglior corto Teatri Riflessi 2015 è andato allo spettacolo Marocco compagnia Teatro dell'osso di Napoli. Il premio Alcantara miglior regia a Cucù di Francesco Romengo di Altavilla Milicia. I premi Caroli Elettronica miglior drammaturgia a La settima verità delle compagnie Drao-Cerbero Teatro di Roma e miglior performer a Giovanni Carta interprete de A testa sutta di Accura Teatro di Roma.
Nel corso della serata, ospitata all'ex Monastero dei Benedettini, è stato assegnato il premio speciale Riflessi d'arte alla carriera a Gianni Salvo per il suo percorso teatrale sempre all'avanguardia. “Il teatro – ha detto il regista – deve essere reinventato. Bisogna creare un nuovo rapporto con i fruitori ai quali manca lo stupore dello sguardo dei bambini”. Ospiti della serata finale sono state Le Malmaritate alle quali è stato assegnato un riconoscimento per l'impegno artistico e sociale nei confronti delle donne vittime di violenza con il disco Ognuno havi ‘n segreto, pubblicato non casualmente il 25 novembre dello scorso anno in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
La giuria tecnica, composta da attori, drammaturghi, registi, danzatori e performer, ha inoltre voluto assegnare due menzioni speciali: per la drammaturgia al corto Dissolvenza della compagnia La Fenice dei rifiuti Milano e per l'interpretazione ad Alessandro Lui, interprete de La settima verità, corto al quale è stata anche assegnata la menzione speciale della stampa per l'ironia e la sagacia dei contenuti.
Infine, IterCulture ha attribuito la menzione speciale Radici, tema portante del Festival, a Caloiru Pispisa della compagnia Ramulì all'Addimura di Agrigento per aver saputo coniugare la tradizione teatrale siciliana all'espressività contemporanea.
“Il tema Radici voleva essere un invito a riflettere sulle proprie origini, a valorizzare il radicamento sul territorio inteso come patrimonio da coltivare per il presente e il futuro – hanno detto a più voci i soci di IterCulture – a riflettere, inoltre, sulle possibili declinazioni artistiche dell'idea di radici, nonché a interrogarsi anche sulle radici della creazione artistica, com'è avvenuto nel corso dei forum che si sono svolti con successo durante i pomeriggi della tre giorni del Festival, veri momenti di confronto per gli attori, in cui competenza e compartecipazione hanno dato vita a stimoli interessanti per nuove drammaturgie.
Guardando alle prossime generazioni, sono stati comunicati i titoli dei corti partecipanti al concorso di drammaturgia junior Piccoli testi per piccoli attori entro la fine del mese di luglio si saprà quali dei testi pervenuti saranno pubblicati il prossimo novembre dall'editore Gremese di Roma.