Barcellona PG, a Palazzo Longano si è tenuto l’incontro della rete territoriale Prisma

prismaMESSINA. Nell'ambito di PRISMA – Piano Regionale Integrato per una Multiculturale e Accogliente, finanziato a valere sul FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) 2014-2020 stamattina si è svolto nella sala consiliare di Palazzo Longano il primo incontro della rete territoriale dei soggetti che lavorano nel settore dell'immigrazione, anche in vista della costituzione dei tavoli di coprogettazione per la stesura del Piano di Azione Locale. La cooperativa Utopia vi prende parte in quanto operante nel settore da 35 anni e soggetto attuatore di PRISMA in provincia di Messina. Sono intervenuti l'assessore Roberto Molino, il coordinatore Prisma Luciano D'Angelo, il referente della WP2 Elio Tozzi, il presidente Utopia Francesco Giunta, il coordinatore dell'help dest inter istituzionale anti caporalato Aurora Sordini e la dirigente Immigrazione Speciale Michela Bongiorno. Prisma prevede l'adozione di protocolli e Piani di Azione Locali, volti a favorire l'inclusione delle persone provenienti da Paesi Terzi, attraverso il coinvolgimento delle reti degli stakeholder pubblici e privati del territorio sul tema della migrazione e soprattutto puntando sulla partecipazione attiva degli stessi cittadini migranti a cui è dedicata una azione specifica di intervento. L'incontro è stato l'occasione per avviare il dialogo necessario tra le parti interessate e per stabilire le modalità e i tempi di partecipazione alle azioni previste dal Progetto. L'intento è quello di sostenere le buone prassi ed i circuiti virtuosi consolidati, di implementare i processi partecipativi e rinforzare la visione per Messina di città multiculturale ed accogliente in grado di riconoscere i bisogni dei suoi cittadini e trovare le risorse per soddisfarli.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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