Assistenza disabili, la FP Cgil chiede l’intervento di Romano

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La protesta delle famiglie degli disabili davanti alla Prefettura

“Il commissario Romano prenda in mano la situazione”. A chiederlo è il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè, al termine di un incontro richiesto da quest'ultima per discutere i problemi del trasporto e dell'assistenza degli studenti disabili.

Secondo la Crocè “la Provincia ha cercato di mettere i genitori contro i sindacati e non ha risposto alle nostre domande su come intende integrare e garantire un servizio del tutto insufficiente. L'ingegnere Carditello, autore dei bandi incriminati, avrebbe fatto meno danno se anziché fare di testa propria avesse effettuato un copia e incolla delle gare realizzate nelle altre province siciliane per il medesimo servizio”.

La dirigente sindacale condanna l'atteggiamento di Carditello nei confronti della FP Cgil. “Evidentemente -commenta la Crocé- non sapendo cosa rispondere alle nostre domande Carditello ha preferito trincerarsi dietro il silenzio, affermando solo che non vuole dare spiegazione ai sindacati».

Gli interrogativi posti dalla FP Cgil di Messina riguardano le modalità con cui la Provincia ha deciso integrare il servizio, giudicato del tutto insufficiente, e il modo in cui ne garantirà la prosecuzione quando scadrà il bando attuale.

“I genitori e i rappresentanti delle scuole sono stati i primi a riconoscere i disservizi da noi denunciati -ha aggiunto la Crocè- a causa delle discutibili modalità organizzative del personale imposte dal bando che non tengono conto dei tempi e delle legittime esigenze delle famiglie e dunque degli utenti, già messi a dura prova dalla vita. Parliamo di ragazzi che non sono portati a scuola, di assistenza non garantita su pulmini che spesso si rivelano inadatti allo svolgimento del servizio soprattutto nei Comuni della fascia nebroidea e di assistenza insufficiente anche durante le lezioni, perché mentre per i disabili gravi il rapporto dovrebbe essere di 1 a 1, spesso c'è un solo operatore per tre-quattro ragazzi”.

Il sindacato giudica “inammissibile e privo di ogni logica il comportamento di palazzo dei Leoni, che purtroppo non conosce le mezze misure, visto che si è passati da un servizio sovradimensionato, come da noi denunciato in tempi non sospetti, a uno sottodimensionato”. La FP Ccgil invoca quindi l'intervento del commissario Romano e lo invita “a prendere in mano la situazione che ogni giorno sta mettendo a dura prova lavoratori, ragazzi e le loro famiglie”.

Forti perplessità anche da parte della Cisl FP di Messina, che ritiene necessario “separare gli aspetti legati al servizio da quello occupazionale e quello di programmazione futura”. Perplessità che “derivano dall'organizzazione propria del servizio che non riesce a dare la giusta risposta all'utenza -dichiarano il segretario generale Calogero Emanuele e la componente la UST Messina Paola Zito. Abbiamo chiesto di verificare la regolarità di svolgimento del servizio da parte delle cooperative affidatarie Genesi e Progetto Vita perché ci risulta non siano rispettate le condizioni previste dai capitolati sulle modalità di svolgimento, il numero e le ore degli assistenti e operatori”.

Per la Cisl è indispensabile “una verifica urgente da parte del committente. L'altro aspetto di incertezza, per il sindacato, è legato al futuro del servizio. Bisogna intercettare tutte le risorse necessarie perché con gli attuali affidamenti si registrano carenze e disservizi e operare in sinergia tra Provincia, Distretti socio-sanitari e Comuni, dando vita a una vera programmazione, ma procedendo per tappe. L'eventuale ricorso al voucher potrebbe innescare un meccanismo perverso che non migliorerebbe qualitativamente il servizio né consentirebbe una piena occupazione. Fondamentale quindi -concludono i rappresentanti della Cisl di Messina- regolamentare la materia dell'accreditamento delle cooperative per evitare accrediti impropri che comprometterebbero servizi e occupazione. Il voucher non risolve il problema del controllo che, invece, potrebbe essere assicurato con una vera sinergia tra committente, famiglia e scuola”.

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