Servizi sociali allo sbando e in Comune solo “pourparler”

Protesta Servizi sociali 1
Protesta dei lavoratori dei Servizi sociali (Foto Dino Sturiale)

La convocata dall'assessore Nino Mantineo sui servizi sociali si è conclusa con un nulla di fatto. Tre ore di discussione con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che non sono approdate a nulla di concreto, mentre dei bandi che sindacati e lavoratori chiedono dal giorno dopo l'insediamento della Giunta Accorinti non c'è ancora traccia.

L'incontro è stato aggiornato a data da destinarsi e intanto i cittadini a basso reddito seguiti dai servizi sociali e gli operatori del settore vanno avanti a suon di proroghe.

“E' stata una riunione interlocutoria” commenta lapidario il della Cisl di Messina Tonino Genovese, che durante la riunione ha sottolineato come nella fase di riorganizzazione dei Servizi sociali del Comune “sia necessario immaginare all'interno del Dipartimento la creazione di diversi gruppi e staff di lavoro (Pianificazione, Controllo, Verifica, Valutazione, Formazione del Personale, Formazione degli Operatori). Serve un'analisi dettagliata dei servizi attivi e delle criticità e degli obiettivi rilevati in ogni area di intervento, insieme alla rilevazione dei bisogni sul territorio”.

Tonino Genovese
Tonino Genovese, segretario generale Cisl Messina

La Cisl di Messina chiede la stipula di un protocollo d'intesa che determini tempi e modi per la gestione dei servizi sociali con il riordino del Dipartimento competente e ritiene indispensabile attivare un tavolo di concertazione allargata cui dovranno partecipare tutti i soggetti pubblici e privati interessati (Comune, ASP, Ministero della Giustizia, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali, Fondazioni, Ipab, Enti Terzi e altro).

Fondamentale per la Cisl anche l'istituzione degli Albi delle Cooperative Sociali tramite un sistema di accreditamento basato su criteri e modalità appositamente studiati e degli operatori attivi nel settore, necessari per garantire occupazione, riqualificazione e riconversione dei profili e delle professionalità già esistenti.

Genovese ha poi ribadito quanto sia necessario creare “un nuovo sistema di gestione dell'intero sistema dei servizi sociali volto a tutelare servizi qualitativi e quantitativi e occupazione stabile e la realizzazione della , che garantisca agli utenti determinati livelli di qualità dei servizi e che preveda sanzioni per  l'eventuale venir meno di questi livelli quali-quantitativi di erogazione dei servizi”.


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