Addio a Ufficio Spettacoli guardando al futuro

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La conferenza stampa di addio a Ufficio Spettacoli

Dopo sedici anni di onorato servizio come anello di congiunzione tra gli eventi ricreativo-culturali cittadini e il loro pubblico Ufficio Spettacoli dice addio all'edizione cartacea.

Si arrende al presente, ma guarda al futuro, con una nuova versione i cui dettagli saranno ufficializzati a maggio.

In un'atmosfera a metà tra entusiasmo e commozione stamane è stato presentato a Palazzo Zanca l'ultimo numero stampato su carta.

Un'edizione speciale di 68 pagine (contro le 32 del formato classico) che ripercorre la storia del più longevo freepress messinese.

Speciale sia per i contenuti, un'appassionata retrospettiva delle 387 uscite che hanno raccontato la vita culturale della città dal 1999 ad oggi, che per il formato. Non più l'opuscolo di quindici centimetri per dieci che siamo abituati a riconoscere a prima vista sui banconi dei locali, ma un vero e proprio magazine a colori con una grafica ancora più fresca e accattivante del solito, curata ancora una volta dallo studio grafico Sincromie.

All'incontro erano presenti  l' editore di Ufficio Spettacoli e direttore di RadioStreet Messina Luciano Fiorino, l'assessore comunale alla Cultura  Tonino Perna, l'attore e regista Maurizio Marchetti, il musicista Giacomo Farina, il segretario generale di TaoArte Ninni Panzera e il presidente regionale dell'Agis (Associazione Generale Italiana Spettacolo) Egidio Bernava.

I motivi di questa sofferta decisione sono sia economici che pratici, in un'epoca nella quale la difficoltà di sostenere i costi di stampa trova la sua soluzione nella possibilità di avvalersi delle risorse messe a disposizione dal web 2.0.

Il team di Ufficio Spettacoli sta già lavorando con la passione di sempre alla versione telematica: per adesso sappiamo che il nome sarà abbreviato in UESSE e che sarà disponibile sia come sito internet che come applicazione per smartphone, il che ci rassicura sul fatto che le informazioni sul tempo libero a Messina continueranno ad essere tascabili.

Va da sé che i contenuti saranno anche più flessibili (il web infatti non impone le limitazioni di spazio tipiche del cartaceo), più interattive grazie ai srvizi di geolocalizzazione  e aggiornabili in tempo reale.

E a proposito di interattività, siamo tutti chiamati a partecipare alla campagna di crowdfunding (per i non anglofoni, un'operazione di finanziamento collettivo) mirata alla realizzazione delle piattaforme che renderanno possibile l'effettivo utilizzo del nuovo UESSE.

Chiunque creda nel progetto potrà contribuire con una donazione minima di appena due euro tramite il sito web www.eppela.com. Intanto, dall'11 aprile si apre la caccia all'ultimo numero, destinato a diventare un pezzo da collezione.

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