Un progetto di recupero per il convento dove fu sepolto Antonello

Pippo Previti
La su Antonello da Messina a Palazzo Zanca

A distanza di 6 secoli Antonello da Messina continua a far parlare di sè e non solo per le sue opere, nelle quali fuse in maniera straordinaria la pittura fiamminga con la scuola italiana.

E così stamane a Palazzo Zanca si è parlato delle indagini storiche effettuate a Ritiro nell'antico convento di Santa Maria di Gesù Superiore, perla dell'archeologia locale nonché probabile custode delle spoglie di Antonello da Messina.

Il convento, costruito intorno al 1200, è stato portato alla luce nel 1989 durante i lavori per la realizzazione della corsia laterale di viale Giostra e da allora è al centro di una battaglia capitanata dall'ex presidente del consiglio comunale Pippo Pveviti, che insieme alla cooperativa Trapper con forza ne chiede il recupero e la valorizzazione affinché la città possa riappropriarsi di questo importante pezzo del proprio patrimonio artistico e culturale.

A questo scopo, di pari passo con una volontaria e costante opera di bonifica e pulizia, è stato realizzato e proposto un completo progetto di recupero che prevede, oltre al restauro della struttura, la costruzione di uno spazio espositivo dedicato ai numerosi resti legati al convento e alla vita artistica di Antonello, che allo stato attuale non sono accessibili alla cittadinanza.

Chiunque volesse contribuire a salvare dal degrado questo importante pezzo della fin troppo martoriata cultura messinese può farlo effettuando una donazione su conto corrente postale numero 1016539056 o con un versamento sul conto IT 711 200816511000300783197 (c/o Unicredit di Via Garibaldi), intestato a TRAPPER Soc. . Sociale Onlus, con causale “Donazione per il recupero del Convento di S. Maria di Gesù”.

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