Accesso alla giustizia, il contributo dell’Ordine degli avvocati di Messina alla conferenza di Parigi
PARIGI. Sono tante le disarmonie a livello sostanziale e procedurale ancora esistenti tra gli ordinamenti giuridici d’Europa sull’effettivo accesso alla giustizia e sulla tutela dei diritti. Argomenti, questi, al centro dell’approfondimento a Parigi in occasione del Congrès Gééneral FBE promosso dalla Fédération des Barreaux d’Europe che riunisce gli avvocati di tutta Europa e della quale l’Ordine degli Avvocati di Messina è membro fondatore. Per portare il contributo dell’Ordine messinese ha preso parte alla manifestazione, che si è svolta nella Maison du Barreau, il consigliere delegato ai Diritti Umani, OIAD, FBE e Rapporti internazionali Antonio Cappuccio, il quale ha raccolto gli spunti più significativi e salienti delle problematiche trattate. “L’accès au droit et à la justice: barreaux et avocats europée ns aux avant-postes” il titolo del congresso che vede in prima linea l’impegno degli avvocati europei per eliminare gli ostacoli all’uguaglianza tra i cittadini dei Paesi aderenti all’Unione, motivo per cui l’avvocatura è chiamata ad “adoperarsi con forza affinché ciascuno Stato si impegni ad assumere provvedimenti volti al superamento di tali asimmetrie” come ha sostenuto in apertura la presidente della FBE Dominique Attias. I lavori sono stati suddivisi in quattro macro-argomenti, corrispondenti ai fenomeni da cui storicamente derivano concreti limiti di accesso alla giustizia: mancata e difficile ammissione al gratuito patrocinio, assenza di cooperazione in materia civile e penale nell’ambito della difesa delle vittime di attentati, crisi sanitarie e insufficienti azioni