Vertenza Caronte&Tourist, si va avanti con gli scioperi

CaronteTourist Acciarello 20100124 3496Il braccio di ferro tra i sindacati ed il gruppo continua. L'azienda, che non riuscita a far passare la proposta di ridurre del 25% gli stipendi, non cede sui 69 e dopo il nulla di fatto dell'ultimo incontro le organizzazioni dei lavoratori vanno avanti con le proteste. Dalle 12 di domani e per 24 ore è previsto lo sciopero proclamato dall'ORSA, mentre il 6 novembre toccherà a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usclac.

“La società Caronte&Tourist -commenta il segretario generale regionale dell'ORSA Mariano Massaro- agisce nello Stretto con esclusivo scopo di lucro e non è titolare di alcuna convenzione che la incarichi di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. L'azienda modula il servizio di traghettamento in conseguenza alle esigenze di mercato ed esclusivamente con fini di massimo profitto privato. Pertanto, a nostro avviso, Caronte&Tourist non rientra fra le aziende che la legge 146/90 individua come erogatrici di servizio pubblico essenziale che nello Stretto è garantito da altre società di navigazione titolari di, concessioni, convenzioni e sovvenzioni erogate dallo Stato per garantire la libertà di circolazione anche in occasione di sciopero.

E puntualizzo questo aspetto -aggiunge Massaro- con lo scopo di fare definitiva chiarezza su un'azienda privata che durante gli scioperi pretende di essere assimilata alle società incaricate di garantire il diritto alla mobilità, ma durante il normale esercizio di tutti i giorni punta al massimo profitto, con buona pace dei diritti dell'utenza. Come ORSA abbiamo posto chiari quesiti alla Commissione di Garanzia e in attesa di definitivo pronunciamento di quest'ultima, durante lo sciopero di domani per non alleviare i disagi degli utenti e in particolare dei pendolari, garantiremo il servizio di una nave a singolo ponte nelle fasce orarie di maggiore affluenza dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Scusandoci anticipatamente per il disservizio che nostro malgrado sarà arrecato all'incolpevole utenza, riteniamo opportuno ribadire che i marittimi di Caronte&Tourist sono impegnati in una vertenza senza precedenti che ha assunto i connotati della lotta per il mantenimento dei livelli di civiltà nel mondo del lavoro. Lo sciopero dell'ORSA intende opporsi al diktat padronale che ha posto i lavoratori di fronte alla scelta fra il licenziamento di 69 marittimi o la decurtazione del 25% degli stipendi per tutto il personale. Il tutto -conclude Massaro- per garantire il massimo livello di profitto privato ad un'azienda che da sempre interpreta Messina e i messinesi come strumento passivo per gonfiare a dismisura i propri bilanci”.

MarianoMassaro
Mariano Massaro, segretario regionale dell'ORSA

Intanto i lavoratori di Caronte&Tourist incassano la solidarietà del sindacato CUB, che in un comunicato valuta l'atteggiamento dell'azienda “arrogante e presuntuoso, spinto dall'ingordigia di avere sempre più profitto, dimenticandosi che ha già avuto molto dalla città di Messina e dai suoi cittadini. Consideriamo inaccettabile la linea aziendale di rifiutare l'adempimento dei propri compiti occupazionali, che per anni le hanno permesso di fare il bello ed il cattivo tempo nella città, beneficiando anche della complicità delle istituzioni e dei governi comunali che si sono succeduti. È arrivato il momento di riprenderci quello che ci hanno strappato”.

Sul fronte Caronte&Tourist tutto tace. L'azienda si è limitata a diramane una nota nella quale “comunica alla propria clientela che, in occasione dello sciopero proclamato dall'Organizzazione Sindacale Or.S.A. dalle 12 di martedì 23 ottobre alla stessa ora di mercoledì 24 ottobre, come previsto dalla vigente normativa e prescritto dalla competente Commissione di Garanzia per l'intera durata dell'agitazione rimarranno in servizio per le prestazioni indispensabili la nave Acciarello (o altra a doppio ponte) sulla tratta Rada -Villa San Giovanni e la Archimede (o altra a ponte unico) sulla tratta Tremestieri-Villa San Giovanni. Sebbene non direttamente responsabile –si legge ancora nel comunicato- la società si scusa ancora una volta con la clientela e i cittadini di Messina e Villa San Giovanni per i disagi che potrebbero derivare dall'agitazione”.

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Domenico Siracusano

Attore e osservatore dei fenomeni sociali e politici, scrive da quando i giornali di quartiere erano di carta e si credeva che un bell’articolo di analisi potesse smuovere le coscienze e forse le montagne. Nel 1997 fu il primo a parlare di casta e gettoni di presenza, beccandosi minorenne una querela, poi ritirata, da un consigliere di Quartiere. Affianca la scrittura all’organizzazione di viaggi con il CTS. Un giorno scriverà di luoghi e destinazioni lontane e sarà un inviato specialissimo.

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