Sindacati e imprese: meno burocrazia e più trasparenza

AlessandroRizzo
Alessandro Rizzo, Confapi Messina

E dopo i guai del Bilancio Consuntivo 2011 affrontati stamane in I Commissione, per Croce è arrivato il momento del confronto con le associazioni datoriali ed i sindacati che alcuni mesi fa hanno dato vita al “Patto per Messina”.

Un incontro, va da sé, incentrato sulla crisi economica che imprenditori ed esercenti messinesi vivono ormai da troppo tempo e che ha radici molto più profonde della congiuntura negativa mondiale iniziata alcuni anni fa.

Tra le priorità da affrontare, il credito, le risorse da spendere, il blocco dei determinato dal conflitto tra Autorità Portuale ed Ente Porto ed il pessimo funzionamento degli uffici comunali rispetto alle attività imprenditoriali, complicate oltre ogni limite dalla burocrazia di Palazzo Zanca.

“Da un magistrato ci aspettiamo chiarezza -ha dichiarato Alessandro Rizzo, presidente di Confapi Messina, durante l'incontro con Croce. Ci aspettiamo che ci faccia capire dove si può e dove non si può investire”. Tra le tante note negative presentate dalle imprese, anche quella relativa al pagamento dell'Imu per immobili costruiti con regolari permessi e rimasti invenduti a causa della crisi. In pratica, si pagano le tasse anche su ciò che non produce reddito, depauperando ulteriormente il tessuto economico della provincia già arrivato ai suoi minimi storici.

Croce ha preso atto del cahier de doleance presentato da imprenditori, esercenti e sindacati e si è fatto garante di un nuovo incontro in Prefettura. Argomenti principali, neanche a dirlo, il problema del credito e dello snellimento delle procedure burocratiche.

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