RFI viola gli accordi: i sindacati pronti allo sciopero

Nave FS
Una nave del Gruppo FS

Assenza di relazioni industriali, scollamento totale tra la direzione aziendale e i lavoratori, violazione sistematicamente degli accordi, rinvio continuo del confronto con i sindacati.

E non solo, perché le federazioni dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Orsa, e Sasmant di Messina accusano RFI, la controllata del Gruppo FS che gestisce la navigazione e la rete ferroviaria, di gestire l'impianto “con prese di posizioni autoritarie che mettono in discussione consolidati equilibri indispensabili per il sereno svolgimento dell'esercizio” e attivano le procedure di raffreddamento, prima fase dello sciopero. 

Azioni, quelle messe in campo da Rete Ferroviaria Italiana, che hanno “ridotto al minimo storico il potenziale produttivo dell'esercizio” mentre “ulteriori prese di posizione unilaterali hanno stravolto l'organizzazione del lavoro”,  a partire “dall'ingiustificata abolizione del cosiddetto turno calabrese, vigente da oltre vent'anni, senza alcun aggravio per gli oneri di spesa, che si pone ad emblema di una gestione che oltre a violare le regole concordate non tiene conto delle esigenze e dei diritti dei lavoratori”. 

Cgil, Cisl, Uil, Orsa, Fast e Sasmant rivendicano il rispetto delle relazioni industriali, il riordino dell'organizzazione del lavoro con particolare riferimento al turno calabrese, il rispetto degli accordi dove è previsto l'impiego di “due navi a quattro binari con cinque equipaggi, una nave a quattro binari con un equipaggio, una nave di riserva a quattro binari con un equipaggio” e sull' di lavoro che prevede la media mensile di 164 ore di lavoro, la consegna del prospetto annuale dei turni a tutti i dipendenti impiegati nell'esercizio e la corretta gestione di ferie e permessi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *