Palermo e cultura, Fondazione Sant’Elia: inaugurata la mostra del belga Julien Friedler
PALERMO. Tracce, segni, molliche, visioni, orme, graffiti che riescono a condurre per mano dentro un mondo fantastico che si ricollega a certi tratti di cultura animistica. Libertà espressiva che riconosce solo i contorni di una cartografia immaginaria. Tutto questo è Julien Friedler (Bruxelles, 1950), l’artista a cui è dedicata la prima mostra con cui la Fondazione Sant’Elia e la città di Palermo rinsalda il suo rapporto con l’arte e la libertà. Il capoluogo siciliano ricomincia pian piano a risollevarsi, ha riaperto i suoi palazzi, le chiese, i musei: è quasi dovuta la scelta di un nome dall’immaginario strabordante e, insieme, necessario. Per il tempo, il momento, il luogo. “Mapping” racchiude opere recenti di Julien Friedler, di chiara impostazione espressionistica, catartica, realizzati negli ultimi due anni, e fino a poco prima che il mondo si raggrinzisse in se stesso, per far fronte alla pandemia: la personale, curata da Gianluca Marziani e Dominique Stella, si è inaugurata nella sede della Fondazione Sant’Elia al Loggiato San Bartolomeo, dove sarà visitabile fino al 7 luglio, ingresso: 3 euro. “Palermo si riprende i suoi spazi, e sceglie un artista che guarda alla vicina Africa, al Mediterraneo che è il nostro mare” – spiega il sindaco Leoluca Orlando. “Riapriamo il Loggiato San Bartolomeo in totale sicurezza, attenti alle normative e al distanziamento del pubblico: perché la città ha bisogno dei suoi luoghi della cultura” – interviene il sovrintendente di Fondazione Sant’Elia Antonio Ticali al fianco di Angela Fundarò, rappresentante del CdA della Fondazione. Organizza MLC Comunicazione. Sponsor tecnici: Palermo Energia – Tenuta Gorghi Tondi. “Mapping” è anche un ponte ideale, carico di astrazioni e colori, per rimettere in moto il mondo della cultura, a partire dall’arte, collegando i due estremi geografici di un Paese che si sta lentamente risollevando dagli stravolgimenti degli ultimi mesi: raccoglie una sessantina di tele di recente realizzazione, suddivise ed esposte in due tranche, tra il Loggiato di San Bartolomeo, e, dal 25 luglio al 27 settembre, a Palazzo Libera, a Villa Lagarina in provincia di Trento, spazio che collabora con il MART di Rovereto. Il catalogo, che raccoglie l’insieme della produzione “Mapping”, sarà pubblicato da La Route de la Soie Éditions_Paris. Julien Friedler è una figura singolare nel panorama mondiale dell’arte contemporanea. Il suo passato letterario, la formazione come psicanalista, l’amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite; ma anche il suo gusto per i viaggi e l’incontro con realtà diverse e lontane, hanno composto una personalità labirintica che trova nelle arti visive un’emblematica ipotesi realizzativa. “Di Julien Friedler conosciamo l’opera lussureggiante in