PalaNebiolo vuoto. I profughi minorenni a Bisconte, gli adulti in altri centri

Profughi caserma Gasparro BisconteA poco più di un anno dall'apertura, il PalaNebiolo si è svuotato. I 105 profughi minorenni, di competenza del Comune di Messina per i quali l'amministrazione Accorinti nel corso dei mesi non ha ancora trovato una soluzione adeguata, sono stati trasferiti nella ex caserma Gasparro a ieri mattina presto.

Una soluzione temporanea fortemente voluta dal prefetto di Messina Stefano Trotta, visto che le numerose lettere e telefonate di sollecitazione a Palazzo Zanca nel corso degli ultimi quattro mesi non hanno prodotto alcun risultato.

A Bisconte i minori arrivati da soli in Italia, aspetteranno l'ultimazione dei lavori di ristrutturazione dell'IPAB Scandurra di via San Sebastiano, che dovrebbero essere completati entro una settimana. Tutti gli adulti ancora presenti a Messina, invece sono stati condotti in aeroporto a Catania diretti in altri centri del Paese.

“Il PalaNebiolo è vuoto -conferma il viceprefetto vicario Maria Antonietta Cerniglia. Per i ragazzi abbiamo individuato la soluzione di Bisconte e da quanto ho potuto constatare personalmente, mi sembra che non ci siano problemi di alcun genere. I ragazzi sono tranquilli e sereni e a breve saranno pronti per loro i locali dell'IPAB. Per quanto riguarda gli adulti, la maggior parte di loro sono stati trasferiti nelle Marche. Restano solo alcune famiglie a Fondachelli Fantina”.

A organizzare le loro partenze, così come il trasferimento dei minori, la Prefettura di Messina. Che con grande impegno ha attivato tutte le procedure possibili per evitare che con l'allerta meteo in corso e con l'inverno alle porte, i migranti inviati a Messina su disposizione del ministero dell'Interno restassero nella tendopoli del PalaNebiolo, nello spazio concesso dall'università.

L'unico ente locale che l'anno scorso raccolse l'appello del prefetto Stefano Trotta per individuare una soluzione adeguata per i profughi in transito in città.

Resta comunque da chiarire come mai fin da mercoledì in tarda serata circolasse sul web una nota del sindaco Accorinti, ancora una volta pubblicata sul sito del Comune solo successivamente, nella quale si annunciava che “a seguito delle critiche condizioni meteorologiche e lo stato di allerta meteo previsto per oggi, giovedì 6, l'amministrazione ha attivato una procedura di emergenza, al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza ai minori, alle donne e agli uomini attualmente ospitati nella tendopoli del Palanebiolo. Grazie ad un lavoro di squadra tra il sindaco Renato Accorinti e gli assessori ai Servizi sociali Nino Mantineo e alla Protezione civile Filippo Cucinotta, d'intesa con la Prefettura, è stato disposto che nella mattinata di oggi i migranti occupanti il PalaNebiolo siano accompagnati nell'edificio della caserma di Bisconte”.

Una clamorosa scivolata, stretta parente di quella sui disabili della quale parliamo in un altro articolo, visto che a organizzare i trasferimenti e a gestirli è stata solo la Prefettura e che alla caserma di Bisconte ci sono andati solamente i minorenni. Per tutti gli altri, c'era già un volo pronto per portarli altrove. E quanto alla dichiarazione del sindaco Accorinti sulla vicenda, stando così le cose preferiamo stendere un velo di dignitoso silenzio.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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