#Nebrodi. Operazione antidroga, sequestrate 500 piante
Continua a dare frutti il pattugliamento del territorio nebroideo operato incessantemente dai Carabinieri del Comando Provinciale di messina e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” dall'indomani dei fatti di cui è stato vittima il presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi. Dopo l'arresto di due giovani incensurati sorpresi ad irrigare i primi di luglio le numerose piante di canapa indiana che avevano messo a dimora in un terreno di contrada Scaletta del comune di Cesarò, a finire in manette è stato questa volta Salvo Germanà, agricoltore, nato a Bronte il 4 maggio 1976 e residente a Maniace, sorpreso a coltivare 500 piante di canapa indiana in contrada Cutò del Comune di Cesarò. Nella serata di ieri, Germanà è stato sorpreso dai carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra e dai Cacciatori di “Calabria”, mentre si prendeva cura della piantagione che, composta da arbusti alti fino a 2 metri, era stata realizzata in maniera tale da essere mimetizzata nella fitta vegetazione circostante e invisibile all'occhio dei comuni cittadini.
Salvo GermanàCiò tuttavia non è bastato ad ostacolare i militari che, dopo aver individuato l'area e averla circondata, hanno proceduto all'arresto di Germanà, poi condotto alla Casa Circondariale di Catania a piazza Lanza come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Le piante sono state estirpate e inviate al RIS di Messina.