#Messina. Arrestati 8 catanesi per sequestro di persona ed estorsione

Marco Guerrera
Marco Guerrera

E' termina nel giro di poche ore la brutta avventura di un pasticcere sessantatreenne, siciliano ma residente a Pomezia, che giovedì pomeriggio era sequestrato e caricato su una Mercedes classe B mentre si trovava davanti casa.

Ai carabinieri sono bastate poco meno di 24 ore per chiudere il cerchio, e risalire ai sequestratori, bloccati a Messina e condotti nel carcere di Gazzi. Si tratta dei catanesi Francesco Curreri, 28 anni, Gaetano Ferrara, 28 anni, Marco Guerrera, 28 anni, Simone Guglielmino, 22 anni, Francesco Maurizio Perna, 37 anni, Antonino Ivano Santangelo, 26 anni, Luca Davide Sardo, 25 anni, Concetto Zanti, 51 anni. Tutti gli arrestati sono accusati di di persona a scopo di estorsione.

E' stato anche con l'aiuto delle telecamere che i carabinieri hanno individuato con precisione la dinamica dei fatti, ovvero i mezzi impiegati per eseguire il reato, due Mercedes classe “B”, e la direzione di marcia, in direzione da nord a sud lungo l'autostrada. Continuando la ricerca i Carabinieri sono potuti risalire al percorso fino ad individuare i mezzi che percorrevano il tratto autostradale calabro A/3. Le autovetture sono state fermate alla stazione ferroviaria di Villa San Giovanni, dove alle due Mercedes si sarebbe aggiunta una terza vettura, una Fiat Punto, con a bordo altri complici.

Concetto Zanti
Concetto Zanti

I carabinieri sono riusciti a notare che il pasticciere era condotto da un' all'altra, mentre tutti e tre i mezzi si imbarcavano sulla Caronte per venire in Sicilia. I militari dell'Arma hanno deciso di bloccare le auto durante le operazioni di sbarco, nel percorso lungo l'uscita dell'area portuale.

Hanno immobilizzato gli occupanti e liberato l'ostaggio, visibilmente scioccato e con delle contusioni. I malviventi sono tutti catanesi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il movente dell'azione delittuosa andrebbe ricondotto al tentativo dei malviventi di ottenere la restituzione di un debito di oltre 100.000 contratto, per motivi in corso di accertamento, dalla famiglia dell'ostaggio, il cui rapimento, dunque, era finalizzato a ottenere il recupero della somma.

 

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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