Messina, De Luca in diretta più agguerrito che mai sfida l’Aula: “Entro venerdì 17 firme e mi dimetto”
MESSINA. “Raccogliete 17 firme ed entro venerdì mi dimetto”. Cinque giorni di tempo, se ne avranno il coraggio, per farlo fuori e tornare al voto dopo l'estate. Torna più agguerrito che mai il sindaco Cateno De Luca, dopo lo stop di due mesi durante il quale ha scelto di seguire il padre gravemente malato. Durante una diretta facebook annunciata solo poche ore prima e durata meno di un'ora, De Luca lancia l'ennesimo guanto di sfida ai consiglieri comunali che lo hanno attaccato duramente negli ultimi mesi: se entro il 10 luglio raccoglieranno 17 firme, lui si dimetterà immediatamente e la città andrà al voto all'inizio di ottobre e, neanche a dirlo, lui si candiderà di nuovo. Tra i tanti strali, quello alle sedute di commissione definite “farlocche” perché concluse senza votazioni o decisioni ma con il conteggio del gettone di presenza e quello al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, commissario straordinario per i rifiuti dall'inizio del 2018, che però sta accumulando un disastro dietro l'altro mentre l'Isola annega nell'immondizia. L'ultima stoccata è per i detrattori di professione, che sono persino arrivati ad accusarlo di fare uso di droghe: “Fumo 5 sigarette al giorno, il metadone manco so cos'è e le solo cose che sniffo sono il vostro consenso, il vostro sostegno”.
Nessun riferimento durante la diretta alla grande querelle degli ultimi giorni, quella della deportazione in altre strutture, non esiste un altro modo per definirla, con una spesa di meno di 3 euro al giorno a testa prevista dal bando comunale che scadrà il 7 luglio, dei tanti cani abbandonati o randagi seguiti con amore, pazienza e dedizione dai volontari. Su questo punto, fondamentale per noi di Sicilians, incalzeremo e seguiremo l'amministrazione fino a ottenere risposte chiare ed esaustive.