#Messina. Ardizzone non nega la candidatura a sindaco e difende Crocetta

Giovanni Ardizzone, presidente dell'ARS
Giovanni Ardizzone, presidente dell'ARS

Quando glielo si chiede esplicitamente non risponde né sì né no. Si limita a dichiarare che “per qualsiasi politico essere il sindaco della propria città è la cosa più bella. In ogni caso le elezioni sono ancora lontane e abbiamo il dovere di supportare questa amministrazione”. Più di tanto non dice il presidente dell'ARS Giovanni Ardizzone durante la conferenza stampa convocata ieri mattina per discutere del futuro dell'ospedale Piemonte.

Ma è chiaro che su una propria candidatura alla poltrona più importante (e più scomoda) di Messina ha fatto più di un pensierino.

Molto più netta la posizione invece sul presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Ardizzone lo difende nonostante gli scontri che da sempre caratterizzano i loro rapporti e non esita a dichiarare che “le intercettazioni non esistono. In ogni caso, di andare a elezioni a ottobre non se ne parla, perché il Bilancio non è stato approvato”.

Certo, se da Roma dovessero arrivare i 500 milioni necessari per sistemare i conti della Regione Sicilia allora le cose potrebbero cambiare, ma in ogni caso “Crocetta deve essere sfiduciato per quello che fa e non per un'intercettazione”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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