Merì, sulla bocciatura del Consiglio per il servizio di farmacia comunale, arriva la verità della consigliera Maria Elena Isgrò
Dopo il duro attacco del sindaco Filippo Bonansinga e della maggioranza per la bocciatura in Consiglio Comunale della proposta di costituzione della società a responsabilità limitata unipersonale Multiservice Merì (unico socio il Comune) per la gestione del servizio di farmacia comunale rurale, c'è sulla vicenda anche la presa di posizione della consigliera comunale Maria Elena Isgrò. Una presa di posizione ferma e convinta, dove la Isgrò replica alle dichiarazioni del presidente del consiglio, rilasciate in gran parte sui social, sottolineando di essere indignata per il comportamento del massimo esponente del civico consesso di Merì. Di seguito la nota integrale della consigliera comunale
“Essendo stata chiamata in causa dal Presidente del Consiglio Comunale, in maniera inusuale e cioè attraverso una nota diffusa tramite i social network – dichiara tramite una nota stampa la Isgrò – sebbene ritenga che la sede deputata al dibattito costruttivo sia il Consiglio Comunale, mi sembra doveroso, al fine di trasmettere corrette informazioni ai cittadini meriesi, chiarire alcuni passaggi in riferimento all'argomento “Farmacia Comunale”. Nel Consiglio Comunale del 10/02/2022, i sostenitori della proposta, ad eccezione della lettura di una striminzita dichiarazione di voto, non hanno espresso alcuna motivazione a supporto della proposta stessa, preferendo trasferire il dibattito sui social network, dopo i necessari tempi di meditazione, rappresentando la realtà dei fatti in maniera distorta.
Sono profondamente indignata dalle affermazioni del Presidente del Consiglio Comunale, il quale dovrebbe essere il garante dell'imparzialità, ma di fatto sancisce il mio “allontanamento” dal gruppo di maggioranza solo per aver espresso la mia opinione e il mio dissenso. Ritengo che il dissenso in democrazia possa e debba essere sempre espresso da chiunque e, soprattutto,da coloro che hanno l'onore di rappresentare i cittadini nelle sedi istituzionali.
Ribadisco di essere assolutamente favorevole alla presenza di una farmacia sul territorio comunale ma non condivido
le modalità organizzative e gestionali previste nella proposta sottoposta al Consiglio Comunale. Tale proposta prevedeva che fossero le casse comunali (e quindi i cittadini meriesi) a finanziare l'avviamento, la gestione e le eventuali prevedibili perdite della farmacia, qualora i profitti previsti dagli esperti (la cui consulenza è stata profumatamente pagata) non si fossero realizzati. La farmacia a Merí avrebbe già potuto aprire i battenti nel 2018 con una normale gara ad evidenza pubblica, alla quale avrebbe potuto partecipare chiunque fosse stato in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti. La farmacia a Merí si farà ma con modalità più trasparenti, che non gravino bensì apportino introiti alle casse comunali. Confermo il mio impegno affinché la farmacia a Merí diventi finalmente una realtà. Vista la rilevanza dell'argomento trattato, chiedo al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini, i quali hanno il diritto di esprimere la propria opinione in merito e ottenere i dovuti chiarimenti”.