Le unioni civili e le occasioni perdute del PD

lottaomofobia
Campagna contro l'omofobia

Dopo l' inviato da Rosario Duca, presidente dell'associazione Makwan Arcigay di Messina, arrivano le risposte del PD e del Comune.

Il segretario cittadino del PD Peppe Grioli ha ribadito di essere pienamente concorde con la posizione del partito nazionale e che la sezione cittadina aderisce in toto al recente documento votato all'assemblea. ”Nel documento approvato dalla stragrande maggioranza dell'assemblea nazionale del PD si conferma la volontà di riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso ed estendere loro diritti e tutele” si legge nella nota.

Niente di nuovo dunque. C'è comunque un'apertura da parte del segretario cittadino. “Il partito democratico di Messina -continua il documento- è pronto a organizzare un'assemblea pubblica e accogliere l'invito dell'arcigay al confronto”. Segue la risposta alle accuse dell'associazione verso il PD di un certo disimpegno in merito a una questione così importante. “Ho l'impressione -replica Grioli- che l'Arcigay sia caduta in assoluta buona fede nella trappola di coloro che strumentalizzano e rendono temi così importanti oggetto di propaganda”.

Il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca da parte sua, tramite il proprio Gabinetto, fa sapere in una brevissima nota che “la Giunta Comunale ha inteso di approfondire ulteriormente le questioni in argomento” prima di pronunciarsi definitivamente in merito alla richiesta di confronto inviata al Comune dall'associazione Arcigay oltre un anno fa.

“Siamo assolutamente insoddisfatti della risposta del segretario del PD: è vaga -afferma Rosario Duca. Apprezziamo l'apertura al confronto e se saremo convocati ad un'assemblea, noi ci saremo. Tuttavia, quello che noi vogliamo è una risposta dal segretario provinciale del Partito Democratico. La richiesta di confronto è stata indirizzata anche a lui, ma non ci risponde, tace. Perché? A Grioli, come a Bersani, noi chiediamo un atto di coraggio -continua Duca. Stanno scegliendo di seguire il modello tedesco, anziché quello inglese, francese o spagnolo perché non vogliono urtare la sensibilità cattolica. Noi abbiamo grande rispetto per i credenti e anche fra gli omosessuali ci sono molti cattolici, ma una cosa è la fede ed un'altra sono i diritti fondamentali delle persone. Grioli chiama in causa l'art. 29, ma ciò è fuori luogo perché in esso non si specifica in nessun modo che il matrimonio debba essere fra persone di sesso diverso“.

Anche in merito al comunicato del Comune di Messina, l'associazione non può dirsi soddisfatta. “E' stato un buon modo per sgattaiolare via senza metterci la faccia. Del resto, come potrebbe una Giunta che fino a pochi mesi fa ha firmato un documento contro l'omofobia, dire di no alle unioni civili? Con questo non metto in dubbio che ci stiano riflettendo. Anzi, a Messina c'è un'aria di cambiamento che non c'era mai stata e si parla tanto della questione, specialmente sui giornali. È evidente che non aspetteremo all'infinito la concretizzazione di un  nostro diritto”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *