L’ARS dice no al ponte, via libera alla mozione del PD

ponte1La Sicilia dice no al Ponte. Oggi pomeriggio è tornata in Aula all'Ars la mozione presentata da un gruppo di deputati del che impegna il Governo Crocetta a revocare “in via definitiva il progetto per la realizzazione del ponte di Messina e alla contestuale destinazione delle somme a infrastrutture che valorizzino il siciliano”.

E' stata una seduta movimentata. Un confronto serrato tra tensioni, polemiche e perfino grida, che ha portato all'approvazione sia della mozione sia dell'emendamento sullo scioglimento della Società Stretto di Messina, con la previsione che sull'argomento il presidente della Regione partecipi al Consiglio dei Ministri con il rango di ministro.

Ardizzone ha annunciato anche la possibile formazione di una Commissione di studio sulla questione. La mozione infatti ha messo in evidenza i dubbi avanzati dal gruppo di ricercatori costituitosi in Italia nel 1998, coordinato da Alberto Ziparo. Dubbi ricollegati alla mancata definizione dei parametri di reversibilità-irreversibilità dell'impalcato nonché ai rischi sismici dell'area: “gli standard decisi dalla Cea per le macrostrutture prevedono il No way se vi è un rischio atteso superiore a 5,5 Richter -si legge nel documento”.

A nulla è valsa la tenace opposizione del PDL, che dopo aver chiesto senza ottenerlo il rinvio in attesa della presenza di  Crocetta, nel corso della seduta ha ribadito tutte le tematiche per cui non si poteva dire no al ponte.

Secondo quanto affermato dal deputato Formica vi sarebbero deputati che hanno come unico interesse quello di danneggiare la Sicilia. La posizione è stata ulteriormente chiarita da un altro esponente del PDL, Caputo, che ha ribadito quanto la mozione sul Ponte sia strumentale e dannosa per la Sicilia, sostenendo che è assurdo “non realizzare il ponte solo perché danneggia i cetacei e la fauna”.

Non è mancato anche chi ha perso le staffe, come Mario Falcone (sempre PDL) che si è opposto alla mozione gridando a lungo “il ponte di Messina è un'opera fondamentale”.

Anche per Germanà non esistono giustificazioni valide per dire no ad un opera come il ponte, senza il quale “siamo fuori dalla competizione, dai mercati e dall'Europa”.

L'UDC invece, si è spaccata nel voto. Da un lato D'Agostino (favorevole al Ponte) e dall'altro Ragusa, che ha detto sì alla mozione per revocare il progetto.

Grande soddisfazione ovviamente per il PD, per cui a vincere è stata la Sicilia. Come ha spiegato Ferrandelli, adesso “ci si augura che il Governo recepisca la mozione archiviando il progetto, sciogliendo la società e destinando quelle somme a infrastrutture che valorizzino il territorio siciliano e che siano volano per lo sviluppo e la sostenibilità del nostro territorio”. Lungo applauso dai banchi dei grillini che hanno salutato così l'approvazione.

Valentina Guerrera

Siciliana trapiantata a Roma da un po’ di anni. Si occupa di comunicazione, in particolare ufficio stampa e digital pr, in ambito istituzionale e politico. La passione per la sua terra e per il buon cibo l'ha portata a creare, in società, "Agromobile - La mappa del gusto", un portale per scoprire la Sicilia attraverso le sue eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. Divoratrice di libri, instancabile praticante di yoga e viaggiatrice quanto più possibile. Per Sicilians segue da Roma i politici locali.

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