Insulti al ministro dell’Interno, Lamorgese denuncia il sindaco di Messina

MESSINA. “Parole gravemente offensive, vilipendio alla Repubblica”. Il dell'Interno Luciana Lamorgese ha denunciato il sindaco di Messina Cateno De Luca, ritenendo i suoi comportamenti “censurabili sotto il profilo della violazione dell'articolo 290 del Codice penale (vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)”. Una decisione, quella della titolare del Viminale, assunta “a seguito delle parole gravemente offensive e lesive dell'immagine per l'intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari”. Una scelta sicuramente impopolare quella del ministro Lamorgese, visto che moltissimi siciliani, tranne pochi irriducibili 5 Stelle e piddini, sostengono con forza l'azione del sindaco di Messina e lo ringraziano di continuo con messaggi sui social per tutto quello che ha fatto e sta facendo per arginare la diffusione del virus in Sicilia e non solo nella Città di Messina. Una inutile prova di forza, quella della Lamorgese, sicuramente rinviabile (ci sono 3 mesi di tempo per presentare querela nei confronti di chi diffama) totalmente inutile in un momento come questo, con un Paese economicamente in ginocchio e con un futuro più incerto che mai.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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