Il sindaco Accorinti a Fondo Saccà accolto dai suoi studenti

Il sindaco Accorinti a Fondo Saccà (Foto Dino Sturiale)
Quasi un incontro genitori-insegnanti quello del sindaco di Messina Renato Accorinti, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo a Fondo Saccà, dove giovedì scorso è esplosa la protesta dopo che un bambino di 11 anni era stato ricoverato in ospedale a causa del morso di una zecca.
“E' stato bellissimo -racconta sorridendo il sindaco. Vado a Fondo Saccà e chi ti trovo? Alcuni miei studenti e i loro genitori. E' stato pazzesco. Abbiamo parlato, mi sono reso conto della situazione e immediatamente abbiamo fatto assegnare altri tre uomini alla squadra del Nucleo Decoro. In mezz'ora abbiamo fatto tutto!”.

Ad accompagnare il sindaco Accorinti, il comandante del Corpo di Polizia municipale Calogero Ferlisi, il commissario del Nucleo Decoro Biagio Santagati e il commissario liquidatore di Messinambiente Armando Di Maria.

Gli abitanti della zona hanno spiegato in dettaglio quanto sia difficile vivere in una zona degradata dove ci sono problemi per tutto: per l'espurgo della condotta fognaria, per le montagne di materiali inerti che si accumulano senza che nessuno li porti via per settimane e che adesso dovranno essere catalogati per essere poi trasferiti in discarica, per la potabilità dell'acqua (per la quale sono stati chiesti degli esami), per gli impianti elettrici ormai fatiscenti e per la tutela dell'incolumità pubblica.

Accorinti li ha ascoltati e si è impegnato ad individuare le soluzioni più idonee per “migliorare e garantire le giuste condizioni di vivibilità agli abitanti. Nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa per la presentazione di una squadra comunale di pronto intervento e prevenzione, che lavorerà in perfetta sinergia con gli uffici competenti”.

E su un'altra vicenda di degrado arriva la segnalazione del consigliere comunale del PD Nicola Cucinotta, che in un'interrogazione inviata al primo cittadino e agli assessori Ialacqua e De Cola sottolinea comein tante altre aree della città, a poche centinaia di metri dal centro, si continui a vivere in condizioni disumane.

Anche a Fondo Fucile e in via Bisignano, CEP, ci sono aree la cui situazione igienico sanitaria, di decoro e di sicurezza è ancor più critica di quella riscontrata giovedì scorso proprio a Fondo Saccà.

Ancora oggi, nonostante la Legge 10 del 1990 preveda che contestualmente alla consegna degli alloggi agli aventi diritto le aree interessate debbano essere sgombrate e bonificate, a Fondo Fucile e via Bisignano sono presenti alcune baracche all'interno dei recinti che formalmente delimitano le aree risanate, che ospitano bambini e anziani, isolate, che ben non si comprende come rimangano in piedi, visto la mancanza delle benché minime ed adeguate misure statiche”.

Stando così le cose, Cucinotta chiede ad Accorinti “se intende intervenire prontamente affinché siano effettuati interventi di bonifica a Fondo Fucile e in via Bisignano all'interno delle aree in parte sbaraccate ancora oggi perimetrate da lamiere, onde restituire decoro e dignità anche in suddette realtà dove ad oggi vivono famiglie in uno stato di abbandono a dir poco allarmante” e se libererà definitivamente queste aree dalla presenza di poche baracche, che impediscono sostanzialmente il previsto risanamento e che obbligano ancora oggi donne e bambini a vivere in pericolanti tuguri nel terrore e nell' angoscia”.

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