Il Comitato per il Vittorio Emanuele: Accorinti ha tempi biblici

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Da sinistra: Antonello Longo, Donatella Alibrandi, Elio Morabito durante la conferenza stampa di presentazione del Comitato

“La conferenza stampa di ieri del sindaco Accorinti insieme all'assessore alla Cultura Perna e al presidente del'Ente Teatro Vittorio Emanuele Puglisi, conferma e avvalora le ragioni del nostro allarme lanciato un mese fa, ragioni che hanno determinato la nascita del nostro Comitato”.

Inizia così la nota del Comitato “Salviamo il Vittorio Emanuele”, dopo lo sconcertante incontro di ieri con la stampa convocato dal primo cittadino.

“La comunicazione dell'individuazione dei componenti il Consiglio d' dell'Ente Teatro Vittorio Emanuele da parte del sindaco -scrivono i portavoce del Comittao Donatella Alibrandi ee Elio Morabito- arriva dopo quasi cinque mesi. Giova ricordare che tutto questo viene dopo forti, pressanti e reiterati interventi del nostro Comitato, culminati nella seduta straordinaria e aperta del Consiglio Comunale dedicata ai problemi del nostro teatro del  13 dicembre scorso.

Troviamo inspiegabile e immotivato tale ritardo, che ha di fatto paralizzato l'attività dell'Ente. E' doveroso dire  che la responsabilità della mancata costituzione del Consiglio d'Amministrazione è interamente del sindaco Accorinti e dei suoi tempi biblici nell'adempiere ai suoi doveri di primo cittadino, individuando in tempi ragionevoli i nomi dei componenti il CdA.

Inadempienza che ha prodotto e produrrà ripercussioni sulla stagione teatrale e musicale che, se non compromessa,  sarà purtroppo raffazzonata e in tono minore.

Un ulteriore motivo di preoccupazione risiede nella circostanza che le imminenti modifiche normative, che dovrebbero comportare la riduzione dei componenti il Consiglio d'Amministrazione, possa determinare un congelamento nella ratifica da parte della Regione della nomina dei consiglieri e quindi il perdurare della situazione di stallo”.

Poi l'affondo rispetto alla decisione di Crocetta di nominare un commissario ad acta senza informare nessuno e l'indifferenza nei confronti dell'orchestra del Vittorio Emanuele. “Ci auguriamo che questa nomina  non rappresenti un ulteriore ostacolo ma imprima una svolta e velocizzi le procedure per consentire all'Ente Teatro di poter operare al più presto possibile per salvare il salvabile -scrivono Alibrandi e Morabito.

Per il resto nulla di nuovo. Non un impegno concreto è stato annunciato nei confronti dell'orchestra, al di là dell'intervento dell'assessore alla Cultura Perna che ha tratteggiato in linea generale possibili sinergie e nuove prospettive per le quali aspettiamo di conoscere più nel dettaglio modalità, mezzi e strumenti con i quali dar corpo e sostanza a quanto da lui dichiarato.

L'orchestra rappresenta il paradigma di questo Teatro e della sua incapacità di gestire in maniera equilibrata e armonica prosa e musica, avvalorando i timori di quanti come noi paventano che si stia procedendo nell'opera, già da tempo avviata, della sua dismissione.

Bisogna trovare il modo per garantire all'orchestra del nostro teatro e ai suoi qualificati componenti, nelle more di un intervento legislativo che riformi l'Ente, dignità e presenza. Anche attraverso l'individuazione di strumenti originali e nuovi, guardando a ciò che avviene in altre realtà, a partire da Reggio ,  dove si stanno sperimentando soluzioni interessanti. Nonostante tutto il nostro auspicio è che la stagione di musica e prosa non debba subire ulteriori ritardi e che la città di Messina la viva da protagonista. Rifiutiamo per il teatro Vittorio Emanuele un ruolo da comprimario. Lo rifiutiamo per i nostri attori e i nostri musicisti, le nostre maestranze, la nostra cultura, la nostra arte, onore e vanto della nostra città”.

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