Grioli: la priorità della città è il dissesto idrogeologico

Pippo Grioli 20121004 MG 5110
Peppe Grioli, segretario cittadino del PD

Un paio di giorni di pioggia incessante e non particolarmente violenta e la città frana. La vera della città è il dissesto idrogeologico. Un dissesto che ha portato alla tragedia del 2009. Messina è rimasta senza acqua per tre giorni perché due frane consecutive hanno bloccato la dell'acquedotto. E l'intervento del segretario cittadino del PD Peppe Grioli mette in evidenza proprio questo aspetto: la città ha delle emergenze che non possono aspettare.

“Non avevamo bisogno di conferme -dichiara Grioli- ma i fatti degli ultimi giorni, la frana di Camaro e quella che ha interrotto la condotta di Fiumefreddo dimostrano che Messina ha delle priorità che non possono essere più sottovalutate. L'emergenza dissesto idrogeologico, la difesa del suolo e l'incolumità dei cittadini sono le vere emergenze cui bisogna far fronte individuando concreti interventi che coinvolgano pienamente la protezione civile regionale ed il dipartimento comunale che si occupa di lavori pubblici e protezione civile. La città è rimasta ancora una volta in ginocchio per l'assenza di erogazione idrica dovuta all'interruzione della condotta proveniente da Fiumefreddo”.

Il segretario cittadino del PD sottolinea come l'intera condotta attraversi aree a rischio frane e come ogni pioggia abbondante comporti il rischio di altre interruzioni. Per Grioli non è più possibile inseguire le emergenze quando accadono, pianificando interventi che garantiscano alla città un servizio idrico continuato ed un territorio sicuro. Indispensabile quindi riallacciare i rapporti con la Regione rispetto a Sicilia Acque e alla fonte dell'Alcantara. Passaggi non più rinviabili perché una città di oltre 240 mila abitanti non può contare su un'unica fonte di approvvigionamento idrico.

“Occorre una seria pianificazione -puntualizza Grioli- e attraverso questa rimodulare le risorse dell'Unione Europea e veicolarle sugli interventi di difesa del suolo. L'Ato idrico deve fare la propria parte per i progetti di ammodernamento e messa in sicurezza delle condotte. Quello che è mancato in questi anni è il dialogo tra le istituzioni ed una pianificazione per affrontare l'emergenza in modo da assicurare servizi e sicurezza ai cittadini”.

Il leader cittadino del PD chiede una conferenza dei servizi tra Comune, Amam, Ato idrico ed il Dipartimento regionale competente. “Per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico -spiega Grioli- sarebbe il primo passo da compiere per definire un piano di approvvigionamento d'emergenza usando l'acqua dell'Alcantara a costi accetabili,  mentre per gli interventi di messa in sicurezza dei fronti franosi occorrere una task force che coinvolga la Regione per reperire le risorse necessarie e individuare le aree a rischio elevato, peraltro già individuate dal PAI, il Piano di assetto idrogeologico, su cui programmare interventi di messa in sicurezza che come è noto sono molto costosi ma necessari”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *