Favismo, a Minissale divieto di coltivazione e vendita

divieto favismo1Gli agenti della Polizia municipale e gli organi di vigilanza dell'Azienda Sanitaria Provinciale  sono stati incaricati del controllo e dell'esecuzione dell'ordinanza del sindaco Accorinti, che vieta, con decorrenza immediata, la coltivazione di fave e piselli per un raggio di 300 metri in linea d'aria e la vendita in forma sfusa per un raggio di 150 metri dall'abitazione di un minore affetto da favismo, in via Consolare Valeria n. 501, e dalla scuola elementare Minissale, via I Condottieri – piazza Stella Maris.

La stessa ordinanza prevede l'estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose già sviluppate eventualmente presenti. La vendita di leguminose fresche, preconfezionate in sacchetti sigillati, nel raggio di 150 metri dall'abitazione e dalla scuola, può essere effettuata solo a condizione che nell'esercizio commerciale, anche , sia esposto, bene in vista, un cartello che segnali al cittadino a rischio di crisi emolitica da favismo la presenza nel locale di leguminose fresche.

Nei confronti dei contravventori è prevista la denuncia all'Autorità giudiziaria (art. 650 del Codice Penale). Il Comune coglie l'occasione per ricordare che in tutti gli esercizi cittadini che commercializzano fave e piselli freschi è obbligatorio apporre bene in vista ed all'ingresso idonei cartelli che riportino in modo visibile, chiaro e leggibile, la dicitura “Attenzione zona rischio di crisi emolitica da favismo, derivante dalla vendita di leguminose fresche (fave e piselli) sfuse”, come previsto dal provvedimento sindacale n. 59 del 23 marzo 2012.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *