Eoliano assolto in Appello dall’accusa di furto

inbound1551296485927360273La Corte di Appello di Messina ha assolto un uomo residente a Lipari dall'accusa di in appartamento. G.M., accusato di una serie di reati, tra cui stalking aggravato, lesioni, furto in appartamento e minacce con l'uso di armi. Dopo essere stato assolto in primo grado per i reati più gravi, il verdetto di Appello ha portato anche all'assoluzione per furto in appartamento.

Il processo aveva origine da accuse formulate dai Carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Barcellona, avanzate da una che dichiarava di essere oggetto delle attenzioni indesiderate di G.M. L'avvocato Alfio Chirafisi, difensore dell'imputato, ha sostenuto con successo che le accuse di stalking, violazione di domicilio, porto di arma e minaccia con l'uso delle armi (coltello) erano infondate, dimostrando che le condotte contestate non erano mai avvenute, sottolineato che i due avevano una relazione extraconiugale da diverso tempo.

Tuttavia, la Corte di Appello ha mantenuto la condanna a 8 mesi di reclusione per uno schiaffo confessato dall'imputato durante l'interrogatorio di garanzia. Il legale Chirafisi si è espresso soddisfatto e sollevato per l'esito del processo, sottolineando la gravità del reato di furto in appartamento, per il quale il rischio di carcere era imminente in caso di conferma della condanna di primo grado.

La difesa ha argomentato con successo che il reato di furto in appartamento non poteva essere configurato senza un nesso finalistico tra l'introduzione nell'abitazione e l'intenzione di rubare.

Chirafisi ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso in Cassazione per la condanna per lo schiaffo, sostenendo che le lesioni lamentate dalla parte offesa derivano da un incidente stradale autonomo e non dallo schiaffo confessato.

Carmelo Amato

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