Enna. Sei Comuni del messinese vogliono aderire al Consorzio “Enna-Tirreno”
Sei Comuni della provincia di Messina pronti a migrare verso il Libero Consorzio di Enna. Addio alla città dello Stretto per aderire ad “Enna-Tirreno” da Santo Stefano di Camastra, Mistretta, Reitano, Capizzi, Pettineo e Castel di Lucio.
Scaduti i termini entro i quali i Consigli comunali si sarebbero dovuti pronunciare per rimanere entro i confini della vecchia provincia o per cambiare, adesso gli Enti si stanno organizzando per i rispettivi referendum.
A Santo Stefano di Camastra l'Aula ha detto sì alla valle del Dittaino, sognando di uscire dall'isolamento e offrendo ad Enna l'unico sbocco al mare, come spiega il sindaco Francesco Re.
“Una scelta a lungo meditata e convinta -spiega. Il Consiglio ha deliberato e ora bisognerà dare la parola ai cittadini. L'idea è di garantire a Enna l'affaccio sulla costa, grazie anche al collegamento infrastrutturale Gela-Santo Stefano, in corso di realizzazione. Noi stiamo concependo un piano ambizioso di rilancio e sviluppo del territorio, puntando pure sul porto turistico, da realizzare con un project financing da 65 milioni e su nuove strutture ricettive”.
Pure Mistretta lamenta di essere stata ignorata dalla Provincia di Messina e adesso si prefigge di riscattarsi e recuperare gli avamposti perduti, a cominciare da carcere, tribunale e declassamento ospedale. Già indetto il referendum per il 26 ottobre. Il vicesindaco Vincenzo Oieri: “Siamo stati sempre emarginati. Riteniamo che all'interno del Consorzio di Enna, territorio di cui noi siamo l'estremo lembo, ci possa essere la possibilità di avere un ruolo più importante. Abbiamo già instaurato rapporti con l'Università Kore e con altri soggetti istituzionali e privati che potrebbero essere partner per rilanciare Mistretta”.