Crisi politica a Merì: dimissioni, rivolte e sfide per il Sindaco Bonansinga

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Il nuovo assessore Arcoraci

La città di Merì si trova al centro di una tempesta politica, con la recente serie di dimissioni che hanno minato la stabilità del comune. Il terremoto politico ha avuto inizio con le dimissioni a gennaio dell'assessore Rossana Alleruzzo, che ha cambiato il proprio status politico diventando indipendente nel consiglio . La mossa è stata seguita dall'analoga decisione del consigliere Marco Raffa, creando un vuoto di potere e mettendo il sindaco Filippo Bonansinga in una difficile posizione.

La situazione si è ulteriormente complicata con la revoca del mandato di assessore a Carmelo Arcoraci, primo degli eletti, che ha rifiutato di firmare un documento di fiducia al sindaco. Arcoraci ha chiarito la sua decisione in una lettera, accusando il sindaco di inadeguatezza e di cercare di coprire la crisi politica e amministrativa del comune.

Le dimissioni di Alleruzzo e Raffa avevano già evidenziato le difficoltà dell'esecutivo nel gestire la crisi, secondo le dichiarazioni di Arcoraci. Le tensioni sono aumentate, e la perdita della maggioranza ha messo Bonansinga in una situazione di isolamento politico.

Arcoraci, nel suo sfogo, ha sottolineato la mancanza di un leadership efficace da parte del sindaco e la necessità di equilibrio e regole chiare per governare. Ha annunciato la sua decisione di sottrarsi al “ricatto del sindaco”, sottolineando che l'attività politica può essere svolta senza la poltrona di potere.

Le scuse ai cittadini Meriesi sono state invocate da Arcoraci per non essere riusciti a soddisfare le aspettative e per aver fallito nelle intenzioni. L'ex assessore ha annunciato un nuovo percorso, un nuovo impegno per Merì, e ha espresso la sua fiducia nel futuro insieme a coloro che desiderano costruire una prospettiva diversa per la cittadina.

Il destino politico di Merì sembra essere in bilico, con sfide e cambiamenti imminenti che plasmeranno il percorso futuro della comunità.

Carmelo Amato

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