7 settembre 13.20 Manifestazione Cgil, Cisl e Uil: “La media dello sciopero non ha superato il 3%”

“L'unico dato rilevante è quello delle Agenzie Fiscali che hanno fatto registrare un'adesione intorno al 30%. Negli altri uffici pubblici di Messina non si è arrivati, in media, al 3%. E addirittura in moltissimi posti di lavoro anche i delegati Cgil sono rimasti in servizio. E lo dimostra il fatto che negli Enti del Territorio l'adesione allo sciopero è stato pari allo 0%. Finiamola, quindi, di strumentalizzare uno sciopero inutile e di tentare di mistificare ciò che non è stato” Il segretario generale della Cisl di Messina, Calogero Emanuele e il segretario della Uil Fp Giuseppe Calapai rispondono a Clara Crocè sullo sciopero di ieri. “Uno sciopero inutile non può essere amplificato con le voci su una presunta, o meno, partecipazione di sindacalisti non aderenti alla Cgil – continuano Emanuele e Calapai – la Cisl e la Uil, da liberi, hanno sempre rispettato le scelte dei singoli iscritti, decidendo di non partecipare allo sciopero per non incidere ulteriormente nelle tasche dei . I motivi sono diversi: non si può scioperare e far perdere soldi ai lavoratori. Le questioni calde quali tredicesima, riscatti della laura e del periodo militare, festività sono state recuperate grazie al lavoro fatto dalla Cisl e Uil”.

In riferimento all'adesione di delegati Cisl e Uil allo sciopero della Cgil, il segretario della Cisl Fp e della Uil Fp sono curiosi di sapere “quali delegati avrebbero partecipato, considerati i dati che vedono l'adesione allo sciopero veramente ai minimi. La Cisl e la Uil non sono e non vogliono essere la stampella del Governo. Hanno solo scelto una strada diversa, quella del confronto e del dialogo e della mobilitazione dei lavoratori così come si fa da anni nel tempo di crisi. La Cgil deve ripensare il modo di fare sindacato e scrollarsi dall'appartenenza politica. Forse è la Cgil, per il suo apparentamento stretto ad alcuni partiti, a conoscere bene il termine di stampella della politica. Quella della Cgil – concludono – è una strategia mediatica che può far andare sui giornali il giorno dopo ma che alla lunga non paga”.

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