“Cercando il Graal”, inaugurata al Camelot la mostra di Gemelli

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La presentazione della mostra, al centro il dottor Allone

I valori della Tavola Rotonda e dei cavalieri di Re Artù per recuperare se stessi ed i propri sogni. Non è un caso se il centro diurno per pazienti con disagi psichici nato nell'ex manicomio Mandalari si chiama Camelot.

E per celebrare e rafforzare questi concetti gli operatori del Centro, in collaborazione con l'associazione “Il Gabbiano”, hanno presentato la mostra “Cercando il Graal” dell'artista Maurizio Gemelli.

“La tematica della ricerca del Graal presuppone valori cavallereschi  del coraggio, della capacità di  inseguire un sogno ed è ciò di cui ci occupiamo nei gruppi di crescita e di lavoro del Centro- spiega il dottor Matteo Allone, dirigente del Camelot, introducendo la mostra. In un periodo di totale assenza di valori, è fondamentale lavorare sulla ricerca di significato e di senso”.

Il Centro Diurno fa parte del Dipartimento di Salute Mentale di Messina Nord e combina attività psicoterapeutiche a quelle laboratoriali e riabilitative. “Il Centro è un luogo particolare, alchemico e di trasformazione, aperto all'incontro e ai percorsi di crescita- continua Allone. Credo molto negli artisti perché le immagini ci orientano e con l'arte si può trasformare qualsiasi cosa. L'artista indica un percorso di bellezza ed è quello che fa Maurizio Gemelli con le sue opere a tema cavalleresco”.Camelot2

Dello stesso parere Maria Froncillo, presidente dell'associazione “Il Gabbiano”. “Maurizio è un artista delicato, ma forte ed energico -spiega. I personaggi femminili sono pieni di forza, di materno e di femminile. Ha dipinto la storia di un'umanità capace di cambiare il mondo”.

L'arte può cambiare l'aspetto delle cose e l'animo delle persone ed è il caso di sottolineare quanto sia cambiato l'ambiente del Centro da quando era l'antica cucina dell'ex ospedale psichiatrico. ” Matteo Allone se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo- scherza la Froncillo. Bisogna ricordare quanti sforzi e quanto amore ha messo per far diventare questo un luogo di accoglienza e non di segregazione”.

“Ancora ricordo quanto era terribile questo posto e come siamo riusciti a trasformarlo insieme a Stello Quartarone – conclude Allone. Adesso siamo nelle condizioni di realizzare grandi progetti insieme agli utenti e con l'aiuto di tutti gli operatori e del Servizio Civile Nazionale, come lo spettacolo che metteremo in scena il 31 ottobre”.

L'inaugurazione della mostra, ospitata per gli ultimi mesi dell'anno, è infatti occasione per lanciare la nuova iniziativa, lo spettacolo “Camelot tra luci ed ombre” scritto grazie alle riflessioni e alle considerazioni degli utenti e diretto da Rosy Gangemi. La rappresentazione avrà luogo il 31 ottobre presso il Centro Diurno alle 18 e l'ingresso è libero.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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