Vertenza Dusty, l’azienda conferma i 244 licenziamenti

Dusty davanti al tribunale
I dipendenti della Dusty davanti al Tribunale di Barcellona

Nulla di fatto per i 244 lavoratori della Dusty. Durante l'incontro presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro i vertici della società hanno confermato i licenziamenti. Con un credito di 9 milioni vantato nei confronti dell'ATO ME 2, all'impresa non resta altro da fare che confermare i licenziamenti. Le parti si rivedranno il 20 novembre e la speranza del sindacato è che entro questa data si trovi una soluzione per scongiurare i licenziamenti.

“La soluzione c'è -dichiara Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina. Nei Comuni in cui le amministrazioni si sono fatte carico direttamente dei costi del servizio senza aspettare i fondi in arrivo dall'ATO 2 il problema è stato risolto. La verità è che i sindaci non vogliono pagare ed il risultato è che ci sono 244 lavoratori che perderanno il posto. Rispetto a questa vicenda abbiamo già presentato diverse alla Procura di Barcellona e adesso aspettiamo gli esiti delle azioni della magistratura”.

L'ultimo esposto riguarda i Comuni di Roccavaldina e Manforte San Giorgio, che invece di pagare la Dusty hanno affidato il servizio alle ditte Caruter e Siculcoop.

La vertenza dei lavoratori della Dusty, che da gennaio ad oggi hanno incassato solo due stipendi erogati direttamente dalla Regione, non interessa soltanto i due piccoli centri, ma la maggior parte dei Comuni dell'area tirrenico-nebroidea ed è una sorta di cane che si morde la coda. L'ATO ME 2 non ha pagato la Carter per il lavoro fatto e quest'ultima è andata dritta al pignoramento, determinando il mancato pagamento dei 9 milioni alla Dusty, che sarebbero dovuti arrivare all'azienda tramite le amministrazioni che fanno parte dell'ATO 2.

Un problema che ormai è risolto nei Comuni che hanno siglato un rapporto diretto con la Dusty, assumendosi l'onere del servizio: Barcellona, Milazzo, Patti, Gioiosa Marea e Terme Vigliatore.

Clara Crocè, segretario generale FP Cgil

Peraltro, il 30 luglio scorso la Dusty ha diffidato i sindaci del comprensorio d'ambito dell'ATO 2 intimando loro di sanare la morosità e di rinegoziare il contratto di appalto, anche utilizzando la clausola del subentro nel rapporto stesso da parte dei sindaci. La società aveva dato come termine ultimo il 20 settembre per definire la questione, ma nessuno degli amministratori chiamati in causa ha risposto.

Atteggiamento al quale la Dusty ha replicato dichiarando che gli unici lavoratori che non saranno licenziati sono quelli che operano nei Comuni che hanno siglato l'atto di subentro all'ATO ME 2

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