Unione Inquilini Messina, Gianmarco Sposito confermato alla guida del sindacato
MESSINA. Gianmarco Sposito confermato alla guida dell'Unione Inquilini Messina dall'assemblea del III congresso, propedeutico al XVI nazionale. Durante i lavori si è posto l'accento su quali devono essere le linee strategiche del sindacato sia a livello nazionale che locale. “L'asse su cui intendiamo muoverci è quello del potenziamento dell'edilizia residenziale pubblica -spiegano i portavoce- però realizzata in maniera del tutto nuova rispetto ai classici interventi del passato: più case popolari realizzate attraverso il riuso e il recupero del patrimonio pubblico e privato abbandonato. Oggetto di analisi è stata anche la cedolare secca per il libero mercato delle locazioni che deve essere abolita. La motivazione risiede sul fatto che la cedolare secca al 20% sui contratti liberi ha sottratto alla fiscalità generale, secondo le stime della Banca d'Italia, un contributo pari a 2,5 miliardi l'anno: una vera e propria regalia alla rendita immobiliare che ha beneficiato delle riduzioni sulla tassazione degli affitti non dando in cambio nessuna diminuzione dei canoni. Inoltre sono stati fortemente criticati i dispositivi del social housing “all'italiana” che nelle politiche dell'abitare hanno progressivamente sostituito gli interventi strutturali concernenti l'Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). Di social c'è rimasto ben poco sicché il social housing ha favorito nel tempo principalmente i soggetti attuatori invece degli inquilini. L'assenza trentennale di politiche strategiche nazionali sul diritto all'abitare ha prodotto effetti negativi sui territori. Nella città di Messina, ad esempio, solo 25 alloggi sono stati inseriti nel bando comunale del 2018 per le assegnazioni delle case popolari a fronte di circa 700 domande. Questo inaccettabile squilibrio fotografa il fallimento dello Stato, in tutte le sue articolazioni, sulle politiche per la casa. Le risorse e gli strumenti di cui