Stalli disabili, ancora ferma la revoca della delibera

Disabili1Ormai è guerra aperta tra IDV di Messina e l'amministrazione Accorinti sugli stalli per i disabili. Ad aprire le ostilità Salvatore Mammola, segretario provinciale di Italia dei Valori, che nei giorni scorsi ha accusato l'amministrazione di Palazzo Zanca di ritardi imperdonabili nella revoca della famigerata delibera dell'ex commissario straordinario Luigi Croce che, tra l'altro, prevede anche che i disabili paghino di tasca propria le spese per la realizzazione degli spazi.

Ventiquattro ore di riflessione e arriva la replica del sindaco e dell'assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, che respingono le accuse al mittente e sostengono di essere in dirittura d'arrivo. Anche se a occhio, quasi undici mesi (il tempo trascorso dall'insediamento della Giunta Accorinti a Palazzo Zanca) per modificare una delibera incivile sembrano un po' troppi.

Oggi il nuovo affondo di Mammola, che senza mezzi termini definisce “insulti meschini e arroganti” quelli del sindaco Accorinti, accusato di allontanarsi sempre più dai disabili.

“Non mi piace fare polemiche, ma non posso tacere spiega il responsabile di IDV. Io credo che in qualunque momento ognuno di noi può ritrovarsi sulla sedia a rotelle, gli incidenti in moto o in bicicletta sono all'ordine del giorno e purtroppo non bastano gli scongiuri.

Egoisticamente non vorrei dover combattere contro l'ignoranza di burocrati, di geniacci e di pseudo-politici dall'alto di una sedia a rotelle. Mi si replica – continua Mammola- che il sindaco, l'assessore e gli uffici competenti sono al lavoro nella modifica della determina dirigenziale n° 4 del 5 febbraio 2013 (quella di Croce, ndr).

Tutto ciò mi preoccupa e dovrebbe preoccupare tutti i cittadini. Per revocare una semplice determina dirigenziale folle ci vuole tutto questo tempo? Nel frattempo i disabili sono messi agli arresti domiciliari senza aver commesso alcun .

È vero che dietro le mie tante telefonate alla fine del mese di aprile il sindaco Accorinti ha convocato il 7 maggio scorso un tavolo tecnico al quale non ho potuto partecipare perché influenzato e al quale non avrei partecipato perché non deve essere un Salvatore Mammola qualunque a discutere con un ”.

Intanto i giorni passano, dal 7 maggio si arriva a oggi e della revoca della delibera non c'è traccia. A chi lo accusa di speculazione politica, la responsabile disabili di Italia dei Valori Lucia Cardillo risponde che  “io stessa sono in condizione di disabilità e agisco soltanto in difesa dei nostri diritti – Dal tavolo tecnico si dice solo adesso che si è provveduto ad un minimo miglioramento del provvedimento allargando i motivi delle richieste oltre che di studio, lavoro o salute anche agli aspetti sociali e culturali.

Ciò significa che un disabile deve dimostrare al sindaco Accorinti per quali motivi intende uscire e inoltre deve dimostrare ogni anno all'assessore Cacciola che non gli è ricresciuta la gamba o che non è miracolosamente guarito”.

Per IDV la delibera non deve essere modificata ma annullata, revocata, cancellata. “Forse -dichiara ancora Mammola- anche l'ANGLAT, associazione di disabili, il 2 aprile scorso, quando ha chiesto il ritiro della determina sulla concessione degli spazi di sosta personalizzati riservati ai disabili, voleva fare speculazione politica.

Sicuramente anche il signor Gugliandolo, operaio di 60 anni in pensione, padre di una ragazza disabile, è stato colpito da manie di protagonismo quando il 2 gennaio di quest'anno si è recato dal sindaco per chiedere aiuto, dal sindaco che diceva di amare i disabili anche se li definisce ultimi e dal quale si è visto rispondere mi faccia un progetto. Con tutti quei professoroni e geni che gravitano intorno ad Accorinti deve essere un padre con il suo dramma a fare un progetto?

Certamente anche il disappunto di Filippo Cavallaro, fisioterapista del Centro Nemo Sud mirava alla speculazione politica e mi viene da pensare che forse anche il disagio della prima vita di Renato Accorinti, quando voleva la revoca di questa determina, era volta alla visibilità e alla speculazione politica”.

Alla luce del comportamento dell'amministrazione Accorinti, Mammola e la Cardillo dichiarano di non riuscire “a comprendere come mai il giorno dopo l'insediamento il primo cittadino che ama così tanto i disabili non abbia revocato questa folle determina. Vorremmo condividere la nostra voglia di visibilità e di speculazione politica con ognuno dei consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal basso, con il consigliere della Placido Smedile, con i rappresentanti dei Verdi, di SEL, del Pdci e dei renziani”.

I due esponenti di IDV dichiarano di sperare “che tutto ciò serva a far comprendere che quelli che vengono definiti ultimi devono essere i primi e che di questa folle determina si faccia carta straccia e non ne resti neanche il vergognoso ricordo”.

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